SIRACUSA – L’Ordine degli Ingegneri di Siracusa ha scritto ai parlamentari nazionale, denunciando la «norma assurda, da cambiare» inserita dal decreto legge del Consiglio dei ministri sul cosiddetto Superbonus. «Come professionisti tecnici siamo molto preoccupati delle nuove previsioni sanzionatorie per le asseverazioni che rischiano di creare difficoltà insormontabili che possono bloccare il processo dei bonus edilizi, ed in particolare del Superbonus», spiega il presidente Sebastiano Floridia. Gli ingegneri spiegano che la percentuali di frodi «come da dati dell’Agenzia delle Entrate, sono del 3 per cento sul totale degli importi e non abbiamo notizie di responsabilità dei professionisti su queste né di dichiarazioni false o infedeli». Eppure, le nuove norme prevedono conseguenze penali da 2 a 5 anni di carcere, oltre alle sanzioni da 50 mila a 100 mila euro. «Come si può ritenere falsa un’omissione senza precisare quali sono le informazioni da inserire in asseverazione e la loro «rilevanza», tra l’altro su aspetti tecnici che possono riguardare scelte tecniche del progettista? La norma così com’è è certamente non costituzionale oltre che concettualmente sbagliata ed inapplicabile, visto il rischio di incertezze pericolose di interventi giudiziari favoriti dall’indeterminatezza e confusione della nuova norma», concludono. Il decreto sul Superbonus approvato dal Governo la scorsa settimana, che riattiva le cessioni multiple di crediti, dovrebbe ricevere la bollinatura della Ragioneria in giornata, e potrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale già domani. Secondo quanto si apprende, per garantire una rapida conversione, la norma contenuta nel dl Superbonus verrà trasformata in un emendamento governativo al dl Sostegni-ter, al momento in discussione in Senato. Il governo aveva deciso questa modifica dopo le numerosissime proteste delle associazioni delle imprese e anche degli Ordini professionali (ingegneri e architetti) per il limite di una sola cessione del credito. Adesso c’è questo nuovo ostacolo dei professionisti sul piede di guerra.