SIRACUSA – – Con un minuto di silenzio per ricordare le vittime del covid, in occasione della Giornata nazionale, il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra ha aperto questa mattina all’ospedale Umberto I, nell’area esterna antistante il reparto Covid, la cerimonia di inaugurazione di una statua commemorativa donata dalla Consulta comunale giovanile di Siracusa, realizzata dagli studenti della classe quarta sezione Beni Culturali dell’Istituto Gagini ad indirizzo artistico, guidati dalle sapienti mani dei professori Giacomo Lo Verso, Stella Chimirri e Silvana Mauceri.
Presenti alla cerimonia condotta dal direttore medico di presidio Paolo Bordonaro, nel rispetto delle norme anticovid, il sindaco di Siracusa Francesco Italia, la dirigente scolastica Giovanna Strano, il presidente della Consulta comunale giovanile Nicolò Saetta, rappresentanti della sezione di Siracusa dell’associazione Mogli Medici Italiani, una delegazione di studenti ed insegnanti, i direttori dei reparti Covid Antonella Franco e Clara Pagana, dirigenti medici e personale infermieristico dei reparti ospedalieri.
La statua, posizionata nel corridoio del reparto Covid, rappresenta un mezzo busto di figura umana con il volto e il braccio protesi verso l’alto con la mano che stringe una mascherina, dalla cui base si protendono tante mani. Un omaggio simbolico ai tanti medici, infermieri, operatori sanitari che da due anni si battono in prima linea contro il virus da Sars-Cov 2. Ad illustrarne le modalità di esecuzione, i materiali utilizzati, l’entusiasmo nel realizzarle, sono stati gli studenti.
“Abbiamo voluto dare il segnale della nostra presenza accogliendo l’invito della Consulta comunale giovanile – ha detto la dirigente scolastica Giovanna Strano – e i ragazzi si sono subito messi al lavoro per essere pronti per questa giornata. E’ un segnale importante perché i ragazzi hanno voluto riflettere su quale poteva essere il loro contributo proprio per cercare di guardare al futuro in modo positivo”.
“Riceviamo tante donazioni – ha detto il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – la gente di Siracusa è estremamente generosa nei confronti dell’Azienda sanitaria e lo è stata ancora di più in un periodo così difficile, donando apparecchiature, ventilatori, barelle a biocontenimento, dispositivi di protezione, mascherine, dimostrando di essere veramente legata agli ospedali e al servizio sanitario di questa città e di questa provincia. Oggi l’esempio dato da studenti ed insegnanti ci dimostra che le nuove generazioni sono estremamente sensibili e consapevoli del lavoro che svolgono gli operatori sanitari anche per loro. Il messaggio che voglio mandare e che ha una duplice valenza, è che ci sono guerre che vale la pena di combattere e che il servizio sanitario sta combattendo a tutti i livelli e guerre che, invece, gli uomini fanno e che non varrebbe la pena di combattere. Quella che stiamo combattendo da due anni è una guerra che continueremo a combattere con sempre maggiore entusiasmo perché voi giovani state comprendendo il sacrificio che tutti gli operatori sanitari stanno facendo per salvare l’umanità”.
“Ci tenevo ad essere presente – ha aggiunto il sindaco di Siracusa Francesco Italia – per ribadire il ringraziamento che, in qualità di sindaco della città, è dovuto all’Azienda sanitaria, a tutti i medici, agli infermieri e a tutti coloro che in modo eroico si sono spesi nella nostra città per tutelarci e per curarci. Rivolgo anche un pensiero alle famiglie di chi è caduto a causa di questa tremenda pandemia, in particolare al personale medico che abbiamo perduto, alle loro famiglie e ringrazio la Consulta comunale giovanile per questa splendida idea, che attraverso l’ottimo lavoro della dirigente e degli insegnanti, ha reso protagonisti coloro che hanno più sofferto”.
“La Consulta Comunale Giovanile di Siracusa – ha detto il presidente Nicolo Saetta – è attiva sul territorio già dal 2013 e si è sempre occupata di temi di rilevanza sociale, con una particolare attenzione alle implicazioni giovanili e più in generale alle politiche che riguardano i giovani. Con lo stesso spirito, unito ad un accorato pensiero per tutti i medici, infermieri, operatori sanitari che si sono battuti in prima linea contro il covid, abbiamo pensato di donare una statua commemorativa per la cui realizzazione ringraziamo sentitamente la preside, i professori e i bravissimi studenti del Gagini”.