CATANIA – “Il caso Pfizer Catania non può essere ridimensionato a vertenza regionale. Non lo è per noi, che unitariamente oltre un mese fa avevamo chiesto al Ministero dello Sviluppo economico un urgente tavolo di confronto con l’azienda. E crediamo non sia tale neppure per il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, che aveva significativamente annunciato in sede parlamentare la disponibilità al coinvolgimento di più amministrazioni del Governo nazionale per evitare i licenziamenti e rilanciare la produzione nel sito catanese della multinazionale. Al Mise, al ministro Giancarlo Giorgetti, sollecitiamo quindi un chiarimento sulle dichiarazioni di queste ultime ore che suonano in modo sorprendente come un avviso di disimpegno, ma soprattutto chiediamo che finalmente le istituzioni politiche, Regione e Stato insieme, affrontino il problema puntando alla salvaguardia occupazionale e al rilancio produttivo in uno stabilimento di valore strategico”. Lo affermano il segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani, e Giuseppe Di Natale, segretario generale della Uiltec Sicilia, che aggiungono: “Difendiamo oggi presente e futuro di Pfizer a Catania, essendo impegnati a garantire non solo gli oltre 200 lavoratori sbrigativamente indicati come esuberi ma tutti i 670 dipendenti che, come da tempo denunciamo, sono a rischio per una incomprensibile strategia aziendale di progressivo smantellamento del sito. Ribadiamo, quindi, la necessità di un intervento autorevole del Ministero dello Sviluppo Economico e del Governo nazionale proprio perché sia fatta chiarezza sulle politiche industriali della multinazionale del farmaco e venga invertita la rotta in una realtà-chiave per Catania, per la Sicilia, per il Meridione. Da Pfizer, che certo non è una società in crisi, ci attendiamo investimenti capaci di esaltare la valenza economica e sociale dello stabilimento in terra d’Etna. Non licenziamenti”. Pirani e Di Natale concludono: “Facciamo appello ai ministri Giorgetti e Orlando e allo stesso presidente del Consiglio perché assicurino un’iniziativa significativa a fianco della Regione Siciliana, che con l’assessore al Lavoro e adesso anche con l’assessore alle Attività produttive sta garantendo un tavolo di trattative con l’azienda. In questo confronto s’impone adesso un salto di qualità, che solo la presenza del Governo nazionale può e deve assicurare. Lo affermiamo facendo nostre le parole del ministro Andrea Orlando che ha manifestato la massima disponibilità, insieme al ministero dello Sviluppo economico e ad altri ministeri che potrebbero aggiungersi, per la soluzione della crisi, la salvaguarda dei lavoratori e del tessuto economico e produttivo di Catania. Il rappresentante dell’Esecutivo, peraltro, ha precisato che la legge di Bilancio offre strumenti per la riqualificazione e la risoluzione delle crisi transitorie con l’obiettivo di evitare interruzione strutturale dei rapporti di lavoro. Queste affermazioni alimentano ancora adesso la nostra fiducia in una soluzione di buon senso nella vertenza. Vogliamo sperare che pure il ministro Giorgetti le faccia proprie”.