Consiglio generale Uila Sicilia a Enna, Nino Marino: “Ambiente, agricoltura, foreste. Il governo regionale o tace o fa danni”

Consiglio generale Uila Sicilia a Enna, Nino Marino: “Ambiente, agricoltura, foreste. Il governo regionale o tace o fa danni”

PALERMO – “Ambiente, lavoro, futuro. È Sicilia. È Uila”. Questo è lo slogan scelto dall’organizzazione sindacale guidata da Nino Marino per la stagione congressuale, che si è aperta oggi a Enna con i lavori del Consiglio regionale. Il 7 giugno delegate e delegati si riuniranno ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, dopo un lungo percorso di assemblee in tutti i territori della nostra Isola in cui la Uila conta su ben 33 mila iscritti. Marino ha ricordato stamane a Enna “quattro anni di impegno sindacale, di idee e di mobilitazione, segnati dal difficile confronto con una classe politica regionale che non sa dare risposte concrete su nulla. O, peggio, produce guasti!”. “Abbiamo innanzitutto chiesto – ha aggiunto il segretario generale Uila – attenzione prioritaria per l’agricoltura, che è vocazione e prospettiva di Sicilia. Lo abbiamo fatto quando ancora molti snobbavano questo settore, salvo riscoprirlo adesso sotto i colpi della pandemia e della guerra in Ucraina. Il governo Musumeci, però, ha fatto e continua a fare scena muta”. Nino Marino ha esclamato ancora: “O tace o fa danni, il governo regionale. La riforma forestale, meglio sarebbe dire la controriforma forestale concepita dalla giunta Musumeci, è un capolavoro di incongruenze, scelte illegittime, incoerenti, e voglia di penalizzare un comparto negando ai cittadini un sistema stabile ed efficiente di prevenzione ambientale. Di nuovo oggi, allora, ribadiamo l’appello all’Ars perché respinga la controriforma proposta dal governo. Lo sollecitiamo non soltanto noi, che siamo stati i primi a lanciare un’idea seria di riorganizzazione della forestale fondata sul diritto dei lavoratori ad affrancarsi da una condizione di precarietà a vita, ma lo chiedono anche centinaia di amministrazioni comunali che hanno sottoscritto il nostro progetto di riforma”.

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