SIRACUSA – “Restiamo convinti che il riconoscimento dell’Area di crisi industriale complessa rappresenti lo strumento importante di gestione e non la soluzione strutturale del processo di riconversione energetica ed ecologica dell’area industriale siracusana ma se il Ministro Giorgetti dice di No deve spiegare ai siciliani, a circa 10 mila lavoratori , ad un intero sistema economico ed imprenditoriale come si intende affrontare e risolvere quella che si presenta come una gravissima crisi produttiva, occupazionale, ambientale e sociale”. A dirlo è il segretario regionale di Articolo Uno siracusano, più volte intervenuto sulla delicata vicenda, e la parlamentare del gruppo Leu-Art1 Maria Flavia Timbro, che ha interrogato il Ministro Giorgetti.
“Di fronte a questa decisione – dichiarano i due esponenti di Art1 – ci aspettiamo allora da parte del ministro leghista un impegno serio e concreto per risolvere ora e subito le criticità che stanno minando l’area industriale siracusana”.
“L’interesse della Sicilia e dell’economia della provincia di Siracusa impone risposte urgenti e credibili per garantire l’operatività dì Isab-lukoil di fronte alle sanzioni al petrolio russo e per programmare la riconversione e l’efficientamento degli impianti verso la transizione, anche con impiego di fondi pubblici. Con un piano industriale vero e serio, con adeguate risorse pubbliche e private l’area di crisi industriale complessa è necessaria per garantire una indispensabile stagione di investimenti” – dichiarano Zappulla e Timbro.
“Al governo regionale – dichiarano Zappulla e Timbro – che si indigna per la risposta di Giorgetti consigliamo di informarsi bene perché il Ministro è dello stesso partito che tiene in piedi il governo regionale e, soprattutto, ricordiamo la sostanziale assenza dimostrata in questi anni di una idea pur minima di progetto e di politica industriale e ambientale per la Sicilia”.
“Su una affermazione di Giorgetti siamo d’accordo – concludono Pippo Zappulla e Maria Flavia Timbro -, “la questione è di rilevanza nazionale e impone il pieno coinvolgimento dell’intero governo ai massimi livelli” Per quanto ci riguarda impegniamo l’intero gruppo parlamentare per attivare uno specifico e urgente tavolo nazionale e sosterremo tutte le iniziative di mobilitazione e di lotta che le organizzazioni e i lavoratori riterranno di assumere”.