CARLENTINI. E’ di quasi quattromila euro il bottino di una rapina messa a segno al supermercato di contrada Madonna della Grazie, vicino al cimitero di Carlentini. A prendere d’assalto venerdì sera, poco dopo le 20, il supermercato “EuroSpin” di proprietà di A.V., 60 anni di Lentini, sono stati quattro rapinatori, di cui uno armato di pistola e indossavano dei passamontagna hanno minacciato i cassieri facendosi consegnare il denaro custodito nelle casse: quasi quattromila euro in contanti. L’azione dei rapinatori sarebbe durata pochissimi minuti. Arraffato il denaro sono fuggiti a bordo di una Fiat Panda in direzione di Lentini percorrendo la strada che da cimitero porta a Lentini, dove i quattro rapinatori hanno abbandonata l’automobile per salire su una macchina pulita. Subito è stato dato l’allarme e sul posto sono arrivati gli agenti della sezione volanti e della scientifica del commissariato di Lentini coordinati dal dirigente Marco Maria Dell’Arte che hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’esercizio commerciale e raccolto la denuncia del titolare. Gli investigatori hanno ascoltato la testimonianza del commerciante e dei collaboratori, i quali avrebbero fornito particolari utili alle indagini. A cominciare dalla sommaria descrizione degli abiti e della fisionomia dei quattro rapinatori. E’ stato tracciato un identikit che sarà confrontato con altre descrizioni di commercianti che hanno subito rapine sia all’interno degli esercizi commerciali che all’esterno nella zona di Carlentini e Lentini. Gli agenti del commissariato di Lentini, ieri sera, hanno effettuato un controllo del territorio e in una zona periferica hanno ritrovato la Fiat Panda utilizzata per la rapina e, all’interno dell’abitacolo, materiale utile alle indagini. Hanno anche avviato una serie di controlli in abitazioni di personaggi sospetti, di pregiudicati sottoposti agli arresti domiciliari e di quanti hanno l’obbligo di rimanere a casa in determinati orari della giornata. Gli investigatori hanno anche prelevato i fotogrammi del sistema di videosorveglianza installato ai quattro ingressi della città e lungo la principale vie per ricostruire l’identikit dei rapinatori e risalire poi agli autori.