CATANIA – Dallo studio di dettaglio del centro storico alle future tappe che possano portare alla definizione del Piano Urbanistico Generale. Questi gli elementi discussi al tavolo di confronto durante l’ultimo Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Catania, a cui hanno partecipato l’assessore all’Urbanistica del Comune etneo Enrico Trantino e il direttore della Direzione Urbanistica Biagio Bisignani. «Un percorso sinergico – ha spiegato il presidente della categoria etnea Mauro Scaccianoce – che ha visto protagonisti gli Ordini professionali in più occasioni, non ultima quella legata alla stesura dello studio di dettaglio. Sono certamente state gettate le basi per restituire dignità alla città, che con l’attuazione del PUG sarà ancora più attrattiva per gli investitori locali ed esteri, ma adesso occorre definire i tempi e il percorso da seguire per una programmazione efficace, tracciando linee-guida che diano indicazioni chiare su quali aree e in che misura si possa intervenire. Un vantaggio per tutti i professionisti, che vedrebbero migliorare ulteriormente il loro livello prestazione se ben supportati da una macchina burocratica efficiente. In quest’ottica, quindi, occorre puntare al rinnovamento e potenziamento dell’organico, oltre al perfezionamento e aggiornamento della piattaforma messa a disposizione degli addetti ai lavori». In attesa di limare i dettagli del nuovo strumento urbanistico, Trantino ha fotografato l’attuale situazione, esaltando «gli ottimi risultati fin qui raggiunti, quale punto di partenza per un documento che sostituisca il Piano regolatore vigente, risalente al 1964. I paradigmi urbanistici sono cambiati – ha proseguito l’assessore – i nuovi parametri a cui fare riferimento sono l’inclusione, l’accessibilità, la transizione green, la sostenibilità. Tutti obiettivi da raggiungere attraverso una programmazione innovativa, a cui affiancare attività destinate a impiantare una nuova visione della città e del waterfront. Pensiamo agli interventi finanziati dal Governo regionale o a quelli da realizzare con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. O ancora, all’interramento della ferrovia e agli interventi dei Piani Integrati in programma sulla città. Tutto questo – ha aggiunto – darà nuova leva alla ripartenza imprenditoriale ed esistenziale della città». Aspetti positivi sottolineati anche dal direttore della Direzione Urbanistica, a seguito di «un percorso lungo e articolato, che dev’essere incentrato su sburocratizzazione e procedimenti virtuosi, volti a migliorare la vita di tutti, non solo quella professionale. Oltre all’aspetto normativo – ha spiegato Bisignani – occorre porre l’attenzione agli step esecutivi, facendo leva sulle nuove tecnologie e sulle figure tecniche a sostegno degli uffici del Comune, oggi con un personale sottodimensionato. Aspetti che non possono passare in secondo piano – ha evidenziato – per non perdere i finanziamenti europei e portare a termine i progetti in essere, molti dei quali già in stato avanzato».