CATANIA – È l’uomo delle grandi rimonte! È ancora una volta grandissimo, leggendario Mino Ferro che continuando a inanellare vittorie su vittorie, porta il CUS Catania sul tetto del mondo. Con la nazionale italiana di spada ha vinto il mondiale master a squadre cat. A-B-C che si è svolto a Zara in Croazia.
Con il patch del CUS Catania sulla casacca, lo schermidore etneo, già bronzo olimpico a Los Angeles 1984 nella prova a squadre, porta il suo club storico, il CUS appunto, al vertice internazionale, come ha sempre fatto nella sua carriera.
Lo schermidore cusino è stato decisivo in tutti gli assalti: è sempre stato lui a chiudere gli incontri più importanti. Fondamentale il suo apporto nella sfida dei quarti con il Canada. Gli azzurri erano sotto di 5 (20-25) quando è salito in pedana Mino Ferro per l’ultimo assalto. Punto dopo punto ha completato la rimonta, mettendo infine a segno la stoccata decisiva del 30-29 alla priorità. Con un parziale di 10-4, lo spadista etneo porta l’Italia in zona medaglia.
Il terzetto che affronta la Germania in semifinale è il medesimo: Marino, Vincenzi e Ferro a chiudere gli assalti. La vittoria è decisamente meno sofferta rispetto al turno precedente. Il 30-15 conclusivo vale la finale contro la Gran Bretagna.
Nell’atto conclusivo, l’Italia è sempre stata sotto nel punteggio. Mino Ferro sale in pedana all’ultimo assalto con gli inglesi in vantaggio (22-19 il parziale). Qui parte l’ennesima rimonta che chiude definitivamente il mondiale master con il successo sui britannici (27-23).
Prima della premiazione e dell’inno di Mameli, Mino Ferro ha raccontato il trionfo così: “È stata una vittoria sofferta. Il sorteggio mi ha assegnato l’ultimo assalto e mi è toccato rimontare… Ma è stato un successo di squadra, di amici venuti a Zara per dare il massimo. È inutile dire che sono felicissimo: è il primo campionato del mondo che vinco, meglio di così! Ringrazio quanti mi hanno sostenuto: ho sentito la “spinta” anche da Catania!”.
Questo il percorso verso l’oro degli azzurri Riccardo Bonsignore Zanghì, Mino Ferro, Dino Mandrioli, Giuseppe Marino, Federico Strano e Gabriele Vincenzi.
Nei gironi di inizio gara l’Italia ha registrato 2 vittorie, contro la Georgia (30-12) e contro la Svizzera (30-22) qualificandosi alla fase ed eliminazione diretta come prima nella classifica parziale del torneo.
Nel tabellone dei 16, gli azzurri affrontano l’Australia, vincendo 30-15; nei quarti è poi il turno del Canada e della vittoria in rimonta già raccontata, così come la semifinale dominata con la Germania e il successo conclusivo finale contro i britannici.