“ Tartassati dalle tasse “  di  Eduardo Tartaglia -Tutto è inevitabilmente vero- 30 Novembre 2022- Teatro Turi Ferro-Carlentini. Direzione artistica Alfio Breci

“ Tartassati dalle tasse “ di Eduardo Tartaglia -Tutto è inevitabilmente vero- 30 Novembre 2022- Teatro Turi Ferro-Carlentini. Direzione artistica Alfio Breci

CARLENTINI – Esilarante serata al Turi Ferro di Carlentini, con la commedia tutta all’ italiana, straordinariamente interpretata da  Biagio  Izzo, nei panni del protagonista Tarallo, vittima delle tasse. La compagnia teatrale vantava altri personaggi magnificamente interpretati da Mario Porfito, Magdalena Grochowska, Arduino Speranza, Roberto Giordano e Adele Vitale. I costumi di Marianna Carbone, le musiche di Antonio Caruso, Disegno luci di Francesco Caruso, la Produzione Esecutiva di Giacomo Monda. Le situazioni si spalmano su una scena, curata da Luigi Ferrigno, che divide in due dimensioni la realtà rappresentata. Parliamo della scenografia di un ristorante nipponapoletano in cui si svolge la vita di un uomo che adotta una strategia per lanciare il suo locale, cerca di evitare le tasse e allo stesso tempo spiega le motivazioni dell’uomo attuale che per sopravvivere è costretto a piegarsi a questa scelta.  L’altro lato della scena, ci porta all’ interno dell’ufficio che rappresenta la legge e la legalità. Qui, le situazioni sono gestite  e “ governate” dalla figura del maresciallo rigido e severo,  che spiega l’ importanza dell’ onestà e dell’ osservazione delle regole. Un confronto fra due tematiche attuali e allo stesso tempo antiche quanto l’uomo. Così, il pubblico diventa interlocutore di argomenti che appartengono all’ uomo moderno che vive una vita divisa fra lavoro, sentimenti, stati d’ animo, famiglia, sacrifici e tasse.    Sin dall’ inizio, la commedia ha tenuto alto l’interesse di un pubblico attento, divertito e impaziente di conoscere la battuta successiva. Il bellissimo vernacolo partenopeo è stato lo strumento principale che ha permesso di colorare tutte le situazioni vivacizzate dall’ articolazione di un gioco di parole ed equivoci provocati, che sfociavano in una risata collettiva e profondamente sentita. L’ aspetto che emerge da subito, è la maniera straordinaria con cui l’autore-regista Eduardo Tartaglia è riuscito a realizzare una tessitura di testi, nella cui trama s’ increcciano in maniera scorrevole e indisturbata, battute divertenti e riflessioni serie. Il ritmo sostenuto dei dialoghi, la veemenza delle voci, la musicalità del dialetto napoletano, la scorrevolezza delle situazioni e l’incalzare degli eventi, hanno creato terreno fertile per il bravissimo Biagio Izzo e i suoi colleghi altrettanto straordinari. Il teatro diventa, così, un libro aperto sulla scena, il libro della storia dell’uomo che si ripete con i suoi errori e le sue riflessioni. Attraverso il personaggio, l’ uomo del pubblico ripercorre la sua vita e riflette insieme all’ attore che, in quel momento di introspezione, diventa lo specchio di ogni individuo della platea.

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