PALERMO – Più di 5.500 progetti finanziati, quattro miliardi e duecento milioni di euro di impegni di spesa, dei quali oltre due miliardi e seicento milioni già pagati e più di due miliardi certificati a Bruxelles, con previsioni in linea con il target previsto per il 2022. Sono alcuni tra i dati emersi al Comitato di sorveglianza del Po Fesr Sicilia 2014-2020, che si è tenuto oggi a Palermo, a Palazzo d’Orléans, sede della Presidenza della Regione.
«Neanche un euro sarà restituito a Bruxelles – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – ma spenderemo fino in fondo tutte le somme che l’esecutivo comunitario ha assegnato alla Regione Siciliana. E lo faremo superando le criticità, con progetti che saranno coerenti con la mission iniziale del Programma».
«Oggi – spiega l’assessore all’Economia, Marco Falcone – abbiamo potuto verificare l’andamento del Po Fesr 2014-2020. C’è qualche criticità, certamente, ma i direttori dei dipartimenti che oggi sono stati chiamati a confrontarsi con la Commissione europea hanno garantito che il Programma raggiungerà gli obiettivi previsti. Nel frattempo la Sicilia ha già ottenuto da Bruxelles l’approvazione della programmazione 2021-2027. Il presidente Schifani lo ha già comunicato, con l’apprezzamento ricevuto da diversi organismi istituzionali, e oggi stiamo lavorando con la Commissione Ue anche sull’avvio del nuovo Programma. Alcune procedure del 2014-2020 che non potranno essere completate entro l’anno prossimo verranno traghettate nel 2021-2027. È questo il principio di continuità per ridurre i gap della Sicilia. Il governo Schifani – conclude l’assessore – è impegnato nel raggiungimento di questi obiettivi e siamo convinti che alla fine metteremo in campo delle azioni utili con una ricaduta positiva per il nostro territorio».
Il responsabile dell’Autorità di gestione del Po Fesr, Federico Lasco, ha quindi illustrato ai partecipanti lo stato di attuazione del Programma operativo. Per fine anno si prevede di certificare gli ultimi 72,8 milioni di euro per raggiungere il target di spesa previsto al 31 dicembre 2022. «Con il Comitato abbiamo analizzato tutte le criticità e le opportunità – ha sottolineato Lasco – La vera sfida sarà quella di rendicontare l’anno prossimo oltre 1,8 miliardi di euro. Abbiamo piena coscienza dello sforzo che ci troviamo davanti, e con la Commissione europea stiamo lavorando fianco a fianco, con grande spirito di collaborazione e approccio operativo, per risolvere le problematiche e centrare tutti gli obiettivi previsti, nel rispetto dei principi di efficacia e qualità della spesa».
Oggi si è discusso anche della proposta di rimodulazione finanziaria, dall’importo complessivo di oltre seicento milioni di euro, che riguarderà tutti gli assi del Programma, con particolare riferimento ai settori ricerca e innovazione, sanità, competitività delle imprese, energia, ambiente e rifiuti, infrastrutture e mobilità. «Il Comitato è andato molto bene – ha detto Willibrordus Sluijters, capo unità per l’Italia e Malta della Commissione europea – ma abbiamo tante risorse da spendere per chiudere il 2014-2020 e stiamo affrontando una significativa rimodulazione delle risorse. Una settimana fa abbiamo approvato il nuovo Programma 2021-2027, che è il più grande d’Italia. Bisogna, quindi, mettere in cantiere anche tutte le procedure per attivarlo, e ci lavoreremo soprattutto nella prossima primavera. Insomma, sappiamo che abbiamo davanti un anno molto impegnativo assieme alla Regione».