LENTINI – Tre comunità, un unico obiettivo: lo stop alle condizioni drammatiche in cui versa l’ospedale di Lentini. Questa mattina i sindaci di Lentini Rosario Lo Faro e Carlentini Giuseppe Stefio e i rappresentanti del comitato unitario per la Sanità pubblica della zona di Lentini guidati da Paolo Censabella hanno effettuato un incontro con i medici davanti all’ospedale di Lentini per richiamare l’attenzione affinchè l’ospedale di Lentini non chiuda. Una presenza per chiedere anche il potenziamento del personale sanitario dell’ospedale zonale. Fino ad oggi c’è una persistente carenza di medici che mette a serio rischio la sopravvivenza di diversi reparti, a partire da quelli, assolutamente indispensabili, come Cardiologia e Pronto soccorso, ma anche ai servizi sanitari sul territorio. Intanto il comitato unitario sanità pubblica ha programmato un incontro sul tema “Sanità, se non la curi non ti cura” che si svolgerà lunedì prossimo alle 17,30 nei locali dell’Ex Aias a Lentini per affrontare e approfondire le tematiche inerenti la sanità pubblica, l’ospedale di Lentini e scongiurare il collasso delle strutture. All’incontro dovrebbero partecipare i sindaci di Lentini, Carlentini e Francofonte, i presidenti dei consiglio comunali, i deputati regionali e nazionali, il direttore generale, sanitario dell’Asp di Siracusa, i rappresentanti del distretto sanitario e dell’ospedale di Lentini e i rappresentanti delle associazioni. Per il comitato “Antudo” e “Terra” “vogliono demolire l’ospedale di Lentini e dicono “No” allo smantellamento. “Le politiche finanziare dello Stato e della Regione – si legge in una nota – stanno portando allo smantellamento della sanità pubblica. Chiudono le piccole entità ospedaliere territoriali secondo il modello della concentrazione in grosse strutture. A ciò si aggiunge anche la mala gestione delle strutture esistenti. A Lentini come in tanti altri ospedali la chiusura di interi reparti, la carenza di posti letto, lunghe attese nel pronto soccorso congestionati e con un organico ridotto al minimo, mancanza di un numero sufficiente di anestesisti e rianimatori, carenza di macchinari per le prestazioni specifistiche, lunghissime liste di attesa per gli esami di controllo che costringono a ricorrere alla sanità privata, chiusura dei punti nascita. Mentre a Lentini si chiude a Palermo il presidente della Regione promette di “rivoluzionare” la sanità che cambia i vertiti e, in un totale delirio li conferma fino a giugno trasformandoli in commissari”. “Noi – affermano – non possiamo permettere la chiusura di un ospedale importante pe il territorio”.