Palermo, Sicilia, Zone Franche Montane. Venezia (Pd): bene approvazione Ordine del giorno all’Ars, governo regionale si attivi per individuare le risorse

Palermo, Sicilia, Zone Franche Montane. Venezia (Pd): bene approvazione Ordine del giorno all’Ars, governo regionale si attivi per individuare le risorse

PALERMO – “Negli ultimi mesi l’iter per l’istituzione delle Zone Franche Montane della Sicilia, che dopo la legge-voto approvata all’Ars che avrebbe dovuto essere definito dal parlamento nazionale, ha subito un brusco rallentamento, a seguito del rinnovo delle Camere. Abbiamo presentato un Ordine del giorno, già approvato a Sala d’Ercole, con il quale chiediamo al presidente della Regione Renato Schifani ed al governo regionale di attivarsi affinché siano individuate le risorse finanziarie necessarie all’attuazione di disposizioni che istituiscano le delle Zone Franche Montane in Sicilia, strumento fondamentale per dare slancio e vitalità alla fragile economia delle aree interne della Sicilia”. Lo dice il vicepresidente della commissione Bilancio Fabio Venezia (Pd) che insieme con il presidente della commissione Dario Daidone (Fdi) ha presentato un Ordine del giorno approvato all’Ars nell’ambito dell’esame della manovra finanziaria.

Nell’Odg si ricorda che i sindaci dei comuni siciliani interessati dal provvedimento legislativo (158 rappresentanti una popolazione di circa 600 mila abitanti), coordinati dal comitato regionale promotore (associazione ZFM Sicilia e amministratori comunali), hanno da tempo avviato una intensa campagna di mobilitazione e di impegno presso il parlamento e il governo nazionale a sostegno dell’attuazione del provvedimento.

“Per completare l’iter di istituzione delle Zone France Montane è necessario individuare le risorse nell’ambito degli accordi tra Stato e Regione – aggiunge Venezia – per questo chiediamo il massimo impegno del governo regionale. Da troppo tempo ormai attendiamo questi importanti strumenti economici, fiscali e territoriali ritenuti indispensabili per sostenere le attività sociali, lavorative ed imprenditoriali di molti comuni siciliani, e per contrastare il fenomeno dello spopolamento che sta impoverendo le aree interne e montane della Sicilia”.

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