Sanità pubblica siracusana è a pezzi: carenza di medici Salute dei cittadini e responsabilità del sindaco

Sanità pubblica siracusana è a pezzi: carenza di medici Salute dei cittadini e responsabilità del sindaco

SIRACUSA – «Sanità al capolinea, l’Asp di Siracusa con il pronto soccorso e le Pta è in grave difficoltà operativa di personale. Il pronto soccorso è un inferno, si stazione fino 24ore per avere una diagnosi. E’ uno scandalo. La direzione generale non funziona più, insomma l’ospedale Umberto I di Siracusa è in affanno per mancanza di medici e di infermieri» denuncia Joe Bianca, candidato a sindaco di Siracusa nella lista «Siracusa al Futuro».
«Confessiamo lo stupore dei contribuenti siracusani nel constatare come per l’ospedale aretuseo non ci sono i soldi per i servizi essenziali a cominciare da quelli sanitari, socio-sanitari dai fondi per accompagnare a scuola gli studenti disabili. Continua la carenza di medici ed infermieri, il Servizio sanitario è vicino al collasso.
«Sulla sanità a Siracusa c’è la totale assenza dell’attuale sindaco che per legge è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Una volta per tutte dobbiamo ricordarci che ai sindaci sono affidati dal DLg 299/99 (decreto Bindi) poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato del direttore generale delle ASP».
«I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi, soprattutto il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti. “Un’amministrazione diversa deve partire da qui, dal diritto alla salute della popolazione”, sottolinea Joe Bianca.
«La sanità pubblica siracusana è a pezzi. Ed è a pezzi per mancanza di soldi. La responsabilità è tutta politica di quello che sta succedendo negli ospedali della provincia. Il quotidiano di pazienti e operatori è, purtroppo, fatto di ‘inefficiente normalità’, con servizi inaccessibili, liste di attesa sempre più lunghe organici ridotti al lumicino e l’ospedale Umberto I è sempre più in affanno, un disastro verticale, per non parlare degli altri 3 ospedali della provincia: Avola-Noto, Augusta e Lentini perché il quarto, Noto non esiste nel piano sanitario regionale. Quando si verifica un’emergenza in provincia, il personale sanitario fa riferimento a quello del capoluogo, quindi il paziente viene ricoverato all’Umberto I dove sono indiscusse le qualità dei nostri professionisti», commenta Joe Bianca candidato a sindaco di Siracusa nella lista «Siracusa al Futuro».
«Sul nuovo ospedale occorre stendere un velo pietoso sul comportamento dell’attuale amministrazione che continui a disinteressarsene e che, visto che un DEA di II livello è una struttura decisamente sovracomunale, sia la Regione a decidere di realizzare l’Ospedale, sostituendosi con i poteri che la legge le attribuisce in casi come questo, ad una giunta comunale incapace di intendere e soprattutto di volere».
Infine, come non ricordare la delegazione di Siracusani per difendere il diritto alla salute della nostra comunità che la Regione intendeva scippare per continuare a rendere la provincia di Siracusa vassalla della ricca sanità catanese. C’è uno squilibrio nella rete ospedaliera regionale non più sopportabile che vede la concentrazione dei presidi ospedalieri più qualificati in alcune aree a discapito del resto dei territori ed in palese violazione della legge Balduzzi».

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