PALERMO – Avevano partecipato al concorso per 587 unità di personale per il potenziamento dei Centri per l’impiego in Sicilia, ma non avevano superato le prove scritte ed erano pertanto stati esclusi dalla selezione. Cinque candidati siciliani, non ritenendo corretta la propria esclusione, hanno deciso di affidarsi ai legali dello studio Leone-Fell & C. per contestare l’esito della prova, viziato dalla presenza di diverse domande errate o fuorvianti. I giudici del Tar, con sentenza definitiva, hanno accolto i ricorsi, annullando i quesiti e disponendo la corretta attribuzione dei punteggi ai cinque candidati che sono così rientrati in graduatoria.
“Siamo lieti che i giudici amministrativi abbiano accolto le nostre tesi – spiegano Francesco Leone e Simona Fell, soci fondatori dello studio legale Leone-Fell & C. – capita sempre più spesso che i quiz somministrati ai concorsi presentino errori o che l’amministrazione reputi corretta una risposta sbagliata. Con queste vittorie abbiamo ristabilito un torto e permesso a cinque candidati esclusi illegittimamente di rientrare in graduatoria”.
Con l’aggiornamento del punteggio, infatti, i cinque siciliani non solo sono rientrati fra gli idonei, ma potranno persino essere assunti anche in vista di futuri scorrimenti.