SIRACUSA – L’attività di vigilanza da parte della Polizia Stradale ha consentito di sventare la simulazione di un incidente stradale nel tentativo di truffare una signora di 54 anni con il classico trucco dello specchietto rotto. E’ successo nei giorni scorsi lungo la tratta autostradale Siracusa-Catania dove la donna viaggiava, da sola con il proprio veicolo, quando, mentre stava sorpassando un’altra autovettura all’interno di una delle gallerie ivi esistenti, la sua attenzione veniva attirata da un tonfo che proveniva dalla parte destra del veicolo condotto. Allarmata per quanto successo la donna, raggiunta la prima piazzola di sosta utile si accostava al fine di poter constatare l’eventuale danneggiamento della propria autovettura derivante dal rumore percepito, in tale frangente veniva raggiunta dal malvivente con consorte il quale lamentava il danneggiamento al proprio specchietto retrovisore causatogli dal contatto tra i due veicoli durante la precedente manovra di sorpasso all’interno della galleria. Nonostante le perplessità della donna in merito ad una sua responsabilità all’accaduto, la stessa intimorita probabilmente dalle pressioni psicologiche del giovane, veniva indotta ad accettare la richiesta di un risarcimento monetario immediato per evitare la lungaggine del risarcimento tramite compagnie assicuratrici. La scena tuttavia non passava inosservata all’attenzione di una pattuglia della Polizia Stradale in transito che, intuendo la verosimile consumazione della truffa ai danni della donna, si accostava e dalle informazioni raccolte dalle rispettive versioni dei fatti, scoprivano l’intento delittuoso posto in essere dal giovane anche tenendo conto dell’incongruenza dei danni riportati da entrambi i veicoli; più in dettaglio, veniva constatato che l’autovettura della signora era stata “maldestramente” marcata con una vistosa traccia di pennarello nero al fine di rendere più convincente il “fasullo” contatto dell’autovettura con lo specchietto retrovisore esterno del veicolo del malvivente, la cui perquisizione all’interno dell’abitacolo consentiva agli operatori della Polizia Stradale di rinvenire nella pronta disponibilità del giovane dei piccoli sassi verosimilmente utilizzati dal medesimo come “esca” per attirare l’attenzione delle vittime del suo intento malavitoso. L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa per il reato di truffa aggravata ed attentato alla sicurezza stradale. Alla luce di episodi come quello rappresentato, la Polizia Stradale raccomanda a tutti gli utenti di prestare la massima attenzione e di allertare immediatamente il numero unico di emergenza qualora dovessero trovarsi in situazioni simili, non esitando a denunciare i responsabili.