Con un post social Lo Stato Sociale ha voluto ricordare Matteo “Costa” Romagnoli – manager, discografico e fondatore dell’etichetta bolognese Garrincha Dischi, nata nel 2008 -, che è spento oggi, giovedì 15 giugno, all’età di 43 anni dopo una lunga malattia.
“Se questa vita è un inferno, la metteremo su un foglio, ma non ci faremo la spesa. Sarà solo un gioco in attesa che un milione di nuvole passi e il cuore riprenda il suo corso”, scrivono Albi Cazzola, Checco Draicchio, Lodo Guenzi, Bebo Guidetti e Carota Roberto.
“Ciao Matteo, ciao Johnny, ciao Mareo, ciao J, ciao Quincy, ciao Romagolo, ciao Gennaro e ciao un altro milione di modi in cui ti abbiamo chiamato in questi anni di vita con te, dove ci hai salvato la vita, ci hai sgridato e ci hai amato più di tutti.
Senza di te siamo solo 5 stronzi, prima eravamo in 6 ed era molto meglio. Prima eravamo in un milione ed era bellissimo, perché facevi entrare tutti e solo dentro la tua creatura potevano convivere così tanti freak. Solo dentro Garrincha è possibile trovare il tuo amore per i difetti e la perfezione. Ora siamo a pezzi, ma da questi pezzi proveremo a costruire qualcosa di IMPUBBLICABILE, che tu, da ovunque sarai, renderai musica”.
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Matteo “Costa” Romagnoli: l’addio di Garrincha Dischi
Parole – quelle de Lo Stato Sociale – che fanno eco a quelle di Garrincha Dischi, etichetta che negli anni ha avuto all’interno del proprio roster artisti indipendenti del calibro de: gli Ex Otago, gli Espana Circo Este, i Punkreas e La Rappresentate di Lista.
“Matteo amava le canzoni, scrivere canzoni. Andare ai concerti, fare i concerti. Collezionare dischi, fare dischi. ‘Uno che, se non avesse speso tutti quei soldi in musica, avrebbe comprato una casa di proprietà… anche bella grande’.
Un visionario capace di tracciare una strada dove una strada ancora non c’era. Matteo ha dato vita ad una scena, scoprendo e producendo con la sua creatura, Garrincha Dischi, alcune tra le band seminali per la scena indipendente italiana.
Matteo ha saputo immaginare e creare un nuovo mondo musicale: libero ‘perché, anche se gli altri non ci volevano, noi eravamo convinti che la nostra musica potesse arrivare a tante persone’. Sapeva vedere la bellezza nei difetti e confezionava – a mano e con amore – le canzoni, dalla demo (‘che è sempre meglio!’) alla copertina.
Matteo ha sempre amato unire le persone, per questo Garrincha rimane una festa.
Grazie dalla tua piccola, grande e stramba Famiglia Garrincha”.