Acireale, allarme del vescovo Antonino Raspanti sui “finti preti”

Acireale, allarme del vescovo Antonino Raspanti sui “finti preti”

ACIREALE – Da più parti si segnala che nel territorio di Riposto sono presenti e operano ministri di culto che dichiarano di appartenere ad una comunità ecclesiale che si attribuisce il nome “Cattolica” pur non avendo alcun vincolo di comunione con la Chiesa Cattolica Romana e con il Papa.
L’Ordinario diocesano mette in guardia i fedeli dal rischio di ritenere cattolici i ministri e gli altri esponenti di questa comunità, dato che alcuni elementi possono indurre in errore, come l’uso degli stessi abiti ecclesiastici e la celebrazione di azioni liturgiche del tutto simili a quelle della Chiesa Cattolica Romana. La stessa precauzione si abbia nei confronti dei ministri di altre comunità ecclesiali presenti nel territorio di Riposto, che pur non definendosi cattoliche, operano in modo da far pensare di esserlo. S’informa che i sacramenti celebrati in queste comunità ecclesiali sono invalidi e illeciti per la Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Pertanto coloro che dovessero partecipare alle celebrazioni di queste comunità ecclesiali e ricevere i sacramenti si pongono fuori dalla comunione con la Chiesa Cattolica, incorrendo nel delitto di scisma, che comporta la pena canonica della scomunica latae sententiae. Il presente comunicato sia diffuso nelle comunità parrocchiali della diocesi.

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