MONREALE – Abusi in famiglia su due sorelle (13 e 20 anni): arrestati i genitori, il nonno e uno zio. Giovani vittime di una serie di reati gravi, che vanno dalla violenza sessuale di gruppo alle lesioni personali, con l’aggravante ulteriore di aver avuto a che fare con episodi commessi all’interno del proprio nucleo familiare. Sconcertante il fatto che la donna arrestata pur sapendo ha nascosto e protetto i responsabili. Don Fortunato Di Noto, presidente dell’associazione “Meter” con sede ad Avola interviene in merito all’ultimo episodio di abuso ai danni di giovane vittime. “Una riflessione è da fare: la denuncia salva le vittime – ha detto – interrompe l’abominio dell’abuso; il piano preventivo e fondamentale, dal poco bisogna fare di più e meglio. Non basta una fiaccolata di solidarietà (ci può anche stare bene), gli abusi sistemici esistono perché non abbiamo scardinato la subcultura del ‘posso fare quello che voglio’. Esprimo vicinanza alle vittime e, credetemi, soffro per loro, motivo di continuare a lottare per la dignità e protezione, con Meter, verso i piccoli, deboli e vulnerabili”.