Pena di morte, due parole che riflettono un significato negativo.

Pena di morte, due parole che riflettono un significato negativo.

Pena di morte. Due parole che sanno di fine, colorate di nero. Nero è assenza di colore e di vita. Non puoi vedere e intravedere.
Pena, sinonimo di tortura lenta e l’ unico vero opposto di compassio.
Morte, la fine e la giustizia alle quali anela belzebù.
In tutto questo la pena di morte diventa un intervento nefasto dell’ Uomo, creatura nata per far Luce al mondo che, così facendo, impone l’Ombra, si fa autrice di giustizia con la stessa arma utilizzata dal Colpevole.
Cosa crea la pena della morte? Innesta nell’anima L’ anticristo che, risposa nuda e cruda, la legge del Taglione .
Non sa ubbidire perché non sa credere e, non ne comprende la vera rivoluzione, quella del Cristo vivente che muore e si fa croce e, prima di risorgere placa ed educa l’uomo, nella grande e salvifica Luce di Dio.
Non adottiamo le armi del nemico infliggendogli la *morte* perché diventiamo noi le vere vittime del diavolo , colui che innesta la morte nel cuore e nell’ anima dell’ uomo, .
Lasciamo il giudizio nelle mani di Dio, che ha creato noi e il mondo e salverà lo stesso dalla morte con L ‘amore di un Padre.
La misericordia che deriva da Dio è talmente potente che salverebbe il mondo anche solo per un unico uomo , un miserabile, che fino alla fine porterebbe una piccola idea di salvezza e di amore.
Non facciamoci giudici ma affidiamoci nel dolore e non diventiamo schiavi delle dinamiche della giustizia terrena. Lottiamo per essere artigiani di pace , uomini costruttori , riformatori di bene , creativi e folli di Dio .

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