Da tempo dedico parte della sera e della notte alla preghiera/meditazione. Accendo il mio smartphone e lo sintonizzo su Youtube dove posso ascoltare meravigliosi cori gregoriani registrati nelle chiese gotiche. Mi pongo fuori. Vado presso la Piazza Nicola Capria e mi siedo su una panchina. Ho freddo, ma la preghiera verso e per nostro Signore mi riscalda di un tepore che ritempra i dolori della vita. Sto seduto con le mani in preghiera. Attraverso la musica e attraverso la emozionante veduta del creato – di Dio – composta dalla natura, Luna e il cielo stellato estivo volo all’incontro di Dio. Dio è stato sempre con me. Prima della nascita, al momento della nascita, quando vivo e quando assumerò un’altra presenza sulla Terra. E’ un’esperienza mistica altissima ossia l’incontro fra Dio e l’Uomo. Evento che avviene perché è un dono di Dio, ma avviene per chiunque in quanto Dio nell’infinito amore nei confronti di noi suoi figli vuole incontrarci. L’ascesi è cosa differente poiché riguarda il fatto che noi esseri umani siamo chiamati ad ottemperare ai precetti di Dio. In quei momenti tu comprendi la fortuna di essere cristiano perché hai Dio sempre accanto a te e per sempre. Questo evento non è sentito da molti c.d. cristiani in quanto c’è un diffuso cristianesimo dell’indifferenza. Così non si può andare avanti. La piantina della Fede va innaffiata ogni giorno con il contributo di tutti quelli che si professano cristiani. Seguire formalmente i precetti della Chiesa è un atto sacrilego in quanto si sabota dall’interno la nostra Chiesa. Attraverso la preghiera dobbiamo ravvivare la nostra Fede ed applicarla con perseveranza ogni dì senza se e senza ma. Anche fino al sacrificio e al martirio. Ricordo a voi tutti la Santa Figura di Padre San Massimilano Kolbe. Nel 1916 si trovava a Roma per diventare prete e un giorno andò al Colosseo. In una parte del celebre monumento c’è un mosaico dove ci sono le due vie per essere cristiano. Una del cristianesimo di comodo e un’altra che prevedeva il martirio. Padre San Massimiliano Kolbe scelse quest’ultima. Noi cristiani cosa facciamo, soprattutto noi cristiani del benessere e del superficialismo? Nulla. Siamo chiamati da Dio a percorrere il percorso della Fede con Grazia, Misericordia, Carità, Compassione. Dobbiamo essere autenticamente cristiani in quanto si è cristiani o non lo si è. E’ un primo passo è santificare la potenza della preghiera che ci aprirà senza dubbio le porte della vera cristianità. La Chiesa necessità di essere spirituale e non una struttura simile a un organismo statale. Noi cristiani siamo chiamati ad essere per le strade del mondo a salvare l’Uomo e l’Umanità dai terribili presagi dei tempi. Preghiamo e offriamoci a Dio.