Mercoledì 26 giugno si è tenuta la conferenza stampa di Anastasia – Il Musical, che sarà in scena al TAM – Teatro Arcimboldi di Milano dal 25 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025 per una prima nazionale esclusiva. Prima di arrivare a Milano, ci saranno due anteprime dello spettacolo: al Teatro Verdi di Montecatini il 28 e 29 settembre 2024 e al Teatro Politeama Rossetti di Trieste dall’11 al 15 dicembre 2024. Il musical è prodotto da Broadway Italia con la regia di Federico Bellone, la stessa formazione che ha portato per la prima volta in Italia The Phantom of the Opera nel 2023. A proposito dello spettacolo, il regista ha dichiarato:
“Anastasia è stato un progetto differente, perché, come sapete, Il Fantasma Dell’Opera è uno dei titoli più riconosciuti nel panorama del teatro musicale di sempre. È lo spettacolo che è stato in cartellone a Broadway per più tempo consecutivamente (35 anni, considerando anche la piccola parentesi della pandemia). Anastasia non è un titolo come Il Fantasma Dell’Opera, non ha la stessa forza a livello mondiale, eppure ha qualcosa che specialmente in Italia è molto pregnante. All’inizio, quando abbiamo parlato del titolo, c’era il dubbio che per qualcuno Anastasia non rappresentasse qualcosa di così popolare. Invece, quando sono state aperte le vendite, abbiamo visto immediatamente che è un titolo che appartiene a quell’immaginario. […] La storia la conoscevo in maniera superficiale, scolastica. È stato solo quando mi sono approcciato al musical che l’ho studiata nel dettaglio”.
Lo spettacolo si basa principalmente sul cartone animato del 1997, ma prende anche spunto dal film con Ingrid Bergman e Yul Brunner. I suoi punti di forza sono di sicuro la favola, poiché Anastasia è una principessa; le canzoni, iconiche, che hanno valso i Tony Awards e la nomination agli Oscar ai compositori Stephen Fraherty e Lynn Ahrens; la base storica, poiché la vita di questa ragazza si colloca in uno specifico momento storico e rimane uno dei più grandi misteri del secolo scorso.
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ANASTASIA – IL MUSICAL: IL TEAM CREATIVO E IL CAST
Il team creativo è tutto italiano, ma con esperienze internazionali di rilievo. Le parole delle canzoni del film di animazione di Ernesto Brancucci sono così celebri che sono rimaste. A queste si sono aggiunti i brani originali adattati da Franco Travaglio. La supervisione musicale è affidata a Giovanni Maria Lori. Chiara Vecchi è regista associata e coreografa. Clara Abruzzese si occupa delle scenografie insieme a Federico Bellone. Con Carla Ricotti, che si occupa dei costumi, si cerca di ritrovare la classe presente nell’impero russo e la libertà della Parigi degli anni ’20. Valerio Tiberi è invece il light designer. Poti Martin si occupa del disegno fonico. Lorenzo Palazzolo è il direttore tecnico. Paolo Carta si occupa invece di illusioni ed effetti speciali, necessari in particolare nella scena del palazzo con il brano Quando viene dicembre, quando ad Anya riaffiorano i ricordi di un ballo a corte, dove appariranno delle persone in semi-trasparenza, come fossero fantasmi.
Per quanto riguarda il cast, il nuovo antagonista è interpretato da Brian Boccuni ed è Gleb, un ufficiale rivoluzionario, tramite il quale si è dato un tocco più concreto alla storia e si è tralasciata invece la parte magica presente nel film d’animazione con il personaggio di Rasputin. Nico Di Crescenzo è Vladimir, fedele amico di Dimitri. Stefania Fratepietro interpreta invece la Contessa Lily, molto divertente. Carla Schneck veste invece i panni dell’Imperatrice Maria, la nonna di Anastasia. Per i due protagonisti, invece, la scelta è stata ardua, poiché per entrambi c’erano almeno tre interpreti validi. Alla fine, la scelta è ricaduta su Sofia Caselli nel ruolo Anastasia, che afferma:
“L’emozione è tantissima. Sono contentissima di tornare in questo teatro [nella scorsa stagione al TAM nel cast de “La Divina Commedia Opera Musical” ndr] e vorrei ringraziare tutto il cast creativo e soprattutto te, Federico, perché mi hai dato un’opportunità meravigliosa. E non è scontato perché c’erano tantissime persone in audizione, molto valide, conosciute nel mondo del musical e che hanno già affrontato ruoli importanti. Quindi per me è un onore ricoprire questo ruolo. […] In un viaggio studio a New York ho visto lo spettacolo e ho cominciato a inserire tutte le canzoni di Anastasia nel mio repertorio. Da lì mi sono appassionata al musical e alla storia e pre-audizione ho ripreso in mano tutto per avere una maggiore profondità del personaggio. […] La somiglianza fisica con il mio personaggio è semplicemente l’età, perché Anastasia ha 27 anni e io ne ho appena compiuti 30, quindi ricordo le paure e i timori dei miei 27 anni. Ovviamente non riuscirò mai a capire cosa possa significare avere un’amnesia così importante da non ricordarsi nulla del proprio passato, però la testardaggine di Anya nel voler arrivare a Parigi la fa andare avanti. Non ha idea di cosa ci sarà a Parigi, ma preferisce rischiare tutto per andare lì. E la sua testardaggine è una cosa che io ho e credo che sarà il motore del mio studio del personaggio”.
Nel ruolo di Dimitri troviamo invece Cristian Catto, che dichiara:
“Dire che sono onorato fa parte delle parole scontate, ma è la verità. Sono felice di ritrovarti, Federico, perché il mio primo lavoro professionale è stato con te, quindi per me questa è un po’ la chiusura di un cerchio. In Mary Poppins ero swing on stage. Sono passati sei anni e avere questa responsabilità è bellissimo, inspiegabile, l’ennesimo sogno. Quindi grazie a te e grazie a Giovanni Maria Lori, che mi ha aiutato tantissimo nel mio primo ruolo da protagonista l’anno scorso con Cabaret. E volevo dire a te, Sofia, che sono molto felice perché abbiamo fatto tutta l’audizione insieme e c’è subito stata una bella intesa. Ci siamo fatti forza, e questo legame è stato importante. Ritrovarti mi fa partire con un piede diverso. […] Avevo solo un’infarinatura della storia e del suo alone di mistero. Per quanto riguarda il musical, non l’ho mai visto dal vivo: lo farò prima di vederlo. […] Parto dal presupposto che scoprirò Dimitri soltanto in allestimento e quindi la verità verrà fuori lì. Per quello che so, mi piace molto il fatto che abbia un percorso che parte dai bassifondi, quindi è un buono con una storia che mi intriga. Si è reinventato, ma è rimasto umano, sincero. Questo fatto di reinventarsi lo ritrovo molto in me”.
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ANASTASIA – IL MUSICAL: SCENOGRAFIA E CANZONI
A livello scenografico, il focus è il palazzo reale dei Romanov, quindi è stato fatto un lavoro per riportarne sul palco la grandeur. È stato fatto dunque un impianto in prospettiva forzata per farlo sembrare molto più imponente di quanto sia in realtà. Un altro elemento importante a livello scenografico è il treno che porta i protagonisti da San Pietroburgo a Parigi, che è un vagone ispirato all’Orient Express su cui i protagonisti possono camminare e da cui si possono buttare. Per il resto, gli elementi scenografici sono pochi per lasciare spazio all’immaginazione dello spettatore.
Per quanto riguarda le canzoni, sono presenti tutti i brani del film d’animazione tranne Nella notte e nel buio (cantata da Rasputin, che nel musical non c’è) a cui se ne aggiungono altri 25 originali. La difficoltà principale è stata quella di dover dare uniformità, poiché gli arrangiamenti del cartone animato sono molto emozionanti, mentre nelle canzoni del musical non c’è quella profondità emotiva. In particolare, Nei miei sogni sembra un brano sognante, ma non lo è. Anya lo canta a Dimitri e Vlad durante le audizioni che svolgono per trovare Anastasia ed è una sorta di sfogo su quanto sia difficile non ricordarsi chi si è.
Articolo a cura di Simona Zanoni