CARLENTINI – “Creare casa”. E’ stato il tema della veglia vocazionale che si รจ svolta sabato sera, nella chiesa madre di Carlentini. Alla veglia, presieduta dall’arcivescovo Mons.Francesco Lomanto, e preparata da dal direttore diocesano dell’ufficio vocazioni don Daniele Lipari, hanno partecipato il parroco della chiesa Madre don Salvatore Siena, sacerdoti e diaconi della diocesi e giovani e rappresentanti dei gruppi ecclesiali dell’arcidiocesi. Attraverso l’immagine della Casa, l’Arcivescovo ha presentato il cammino della vocazione e alcuni momenti significativi della corrispondenza a Dio. Alla luce della Parola di Dio, delle riflessioni tratte dal magistero di papa Francesco e delle preghiere della Veglia, ha evidenziato tre espressioni: fondare la casa, abitare la casa, fare casa. “La vocazione come costruzione della casa sulla roccia che Cristo – ha detto l’arcivescovo – รจ perciรฒ come risposta autentica alla chiamata di Dio. Ha sottolineato l’importanza di abitare nella casa ossia nel posto voluto da Dio. Ha approfondito il senso di fare casa come reciproca collaborazione nella vita della Chiesa, perchรฉ ognuno รจ una pietra necessaria alla sua costruzione.La Gerusalemme celeste che scende dal cielo e nella tenda di Dio con gli uomini il compimento della fedeltร alla propria vocazione, ossia l’opera del Signore in noi, perchรฉ รจ il Signore che alla fine costruisce la casa pur operandovi i costruttori e perchรฉ man mano che il vocato consuma la sua vita nella fede per Dio, viene preparata un’abitazione eterna nel cielo”.