CATANIA – Qualità dell’opera, sostenibilità, originalità e armonia con il contesto in cui è stata realizzata: questi i criteri in base al quale è stato scelto il vincitore del premio “Città di Catania”, riconoscimento del concorso nazionale “CarlottaxARCHITETTURA”, tenutosi lo scorso 17 marzo in memoria dell’arch. Carlotta Reitano, ex presidente della Fondazione, scomparsa prematuramente lo scorso settembre. Questa mattina, la consegna del premio al Comune di Catania, alla presenza del sindaco della città etnea Salvo Pogliese, dell’assessore ai Beni Culturali Barbara Mirabella e dei presidenti dell’Ordine e della Fondazione degli Architetti di Catania, rispettivamente Alessandro Amaro e Veronica Leone. «Questi Premi non sono solo testimonianza delle professionalità d’eccellenza della nostra città – sottolinea il sindaco Pogliese – ma assumono un valore particolare perché legati alla figura di Carlotta, donna vulcanica che ha lasciato un ricordo indelebile in chi l’ha conosciuta. Per questo abbiamo voluto co-organizzare un evento ideato per valorizzare i progetti e i professionisti che meglio hanno saputo raccogliere le sfide contemporanee attraverso un approccio etico e innovativo, promuovendo, diffondendo e salvaguardando la cultura e il territorio». A ritirare il premio “Città di Catania” è stata l’ingegnere Giorgia Testa di Linea T Studio, in rappresentanza del vincitore Salvatore Terranova: nel 2017 l’architetto catanese ha realizzato il progetto “Vinicolo Hub”, un container scomponibile di 40 piedi. Una struttura che si innesta perfettamente nell’ambiente circostante, mimetizzandosi nello scenario del porto di Catania – tra lo scalo merci e spazio turistico – trasformandosi in chiosco, caffè o cocktail bar. Al Palazzo degli Elefanti era presente anche Solaria Sclafani, che ha ricevuto un importante riconoscimento dalla giuria del concorso – che ha visto la partecipazione di 55 progettisti – con la menzione “Restauro”, per il lavoro minuzioso di recupero di un’antica masseria del ‘600 nel territorio di Viagrande (Catania), eseguito senza intaccare le strutture preesistenti e il verde che ne era parte integrante. «Il ricordo di Carlotta vive grazie a queste iniziative – spiegano Amaro e Leone – in nome dei valori per cui si è sempre battuta: promuovere l’architettura, con la consapevolezza del suo ruolo all’interno della collettività. Il suo impegno per la comunità e i colleghi traccerà un lungo percorso, che diventerà modello soprattutto per i giovani: “Carlottax”, infatti, sarà il titolo di numerose attività culturali e sociali». Il vincitore del concorso è stato l’architetto Luigi Ferrario, con il suo “Casa 25” a Bastioni di Porta Volta (Milano) – completato nel 2019 – e l’innovativo modo di intervenire su un edificio storico tenendo contro della preesistenza della struttura. L’altra menzione d’onore, quella “Interni e design”, è andata all’architetto Salvatore Curcio, che nel 2017 ha recuperato un antico complesso termale nel territorio di Cefalù (Palermo), convertendolo nel ristorante “Le Terme”.