SAN TEODORO – “Il libro di Salvatore è un lavoro straordinario di “comunione”, in una visione che coinvolge tutti nel buon utilizzo dei social, ma anche nel messaggio che ognuno di noi consegna al mondo creando una rete umana fatta di messaggi umani e non creati dall’intelligenza artificiali. Questo lavoro è unico nel suo genere”. Lo ha detto S.E. Mons. Guglielmo Giombanco, segretario generale della CeSi e Vescovo di Patti a conclusione della presentazione del libro di Salvatore Di Salvo “La Comunicazione cristiana nei social”, edito da Apàlos, che si è svolta a San Teodoro nella parrocchia di Maria SS. Annunziata ed inserita nel contesto degli appuntamenti cultural promossi in occasione dei festeggiamenti in onore di San Gaetano, patrono del paese. La serata è stata aperta dall’autore che emozionato per ricordo di sua madre e dei momenti giovanili trascorsi nei vicoli attorno alla chiesa madre del piccolo paese Nebroideo che ha dato i natali ai genitori ma anche il luogo dove si sono sposati 65 anni fa, gli procura tanta emozione e gli blocca la voce, il pubblico di San Teodoro lo capisce e gli tributa un sentito applauso che coinvolge e scioglie l’autore Salvatore Di Salvo. L’incontro è iniziato con i saluti e la presentazione dell’evento culturale da parte di don Gino Fichera parroco della chiesa di Maria SS Annunziata. Poi interessanti gli interventi di saluto di Maria Carmela Gusmano Assessore al Turismo Sport e spettacolo e Domenico Pantaleo presidente Ucsi Patti e Consigliere Nazionale Ucsi. L’iniziativa, promossa dall’Ucsi Sicilia con la collaborazione dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, è stata patrocinata dal Comune di San Teodoro, dalla Pro Loco di San Teodoro, dall’Azione Cattolica Italiana, dall’Associazione Nazionale Carabinieri, e dall’Unpli, comitato provinciale di Messina. Il giornalista ha dialogato con Santino Franchina consigliere nazionale Ordine dei Giornalisti e Domenico Interdonato presidente Ucsi Sicilia. Nel corso del dialogo con i due giornalisti, l’autore ha sottolineato i diversi aspetti della comunicazione social, ma anche le potenzialità per poter narrare la storia di uomini e donne. Di Salvo ha raccontato che il suo libro è nato dopo da una riflessione che sulle parole pronunciate da papa Francesco nel 2014 durante la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In quell’occasione il Santo Padre ha esortato quanti si occupavano a vario titolo di comunicazione a creare una rete digitale di “umanità”, non una rete di fili ma di persone. Durante la pandemia, Di Salvo vede nascere il profilo social di Sabrina Fugazza, collaboratrice dell’Opera “San Luigi Orione” della provincia di Pavia, la quale ha cercato di comunicare in una maniera differente profondi temi spirituali e personali. Un nuovo modo di informare, di condividere qualcosa ma anche di consegnare messaggi al mondo degli internauti. La prossimità del messaggio, che diventa “conquista per conquistare” l’altro, divenendo vicinanza e condivisione. Ciò che colpisce Di Salvo è che Sabrina Fugazza, tramite Instagram, posta giornalmente non messaggi che mettono al centro la persona, cioè l’io, ma messaggi con contenuti anche religiosi, legati ai diversi momenti della vita della chiesa e del mondo ecclesiale con una creatività tutta personale, in un percorso unico e propositivo nel suo genere. Di Salvo sceglie 13 post tra i circa 4 mila di Sabrina Fugazza, da inserire nel libro, facendoli commentare a don Luca Roveda, agiografo della diocesi di Pavia, e a don Arturo Grasso, direttore dell’Ufficio comunicazione della CeSi e della diocesi di Acireale. “Il viola è un colore che profuma” è il claim di Sabrina Fugazza, che nasce da una profonda conversazione personale e spirituale. La caratteristica del colore viola comunica il senso della metamorfosi, della spiritualità e del mistero che si riflette nella comunicazione utilizzata nei social, intervenendo nel libro con “Il linguaggio visivo per conoscere, esprimersi, comunicare” e “E’ il cielo che regge la terra”, unitamente ad alcuni elaborati grafici di Gabriele Poggi e agli interventi e contributi di Orazio Mezzio, don Fortunato Di Noto, Vincenzo Morgante, Luciano Regolo, Luigi Ferraiuolo, Alessandra Ferraro,Francesco Pira, Salvo La Rosa, Luca Marino, Domenico Interdonato. La prefazione del libro è curata da Francesco Occhetta s.i., docente alla Pontificia Università Gregoriana e segretario generale della Fondazione vaticana “Fratelli tutti”, la presentazione è di Roberto Gueli, condirettore nazionale della Tgr Rai nonché presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, l’introduzione porta la firma di Santino Franchina, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. La postfazione è stata curata da Vincenzo Varagona, presidente nazionale Ucsi (Unione cattolica stampa italiana).