CATANIA – “Il destino dei 500 lavoratori delle Acciaierie di Sicilia e del suo indotto non è ineluttabile ma può essere modificato da scelte che spettano a chi ha responsabilità politiche ed istituzionali. Queste scelte vanno assunte urgentemente per evitare che il destino di tante famiglie possa essere messo in discussione”. Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm per il settore siderurgico, e Giuseppe Caramanna, Segretario Uilm Catania. “Il problema del costo dell’energia – sottolineano Gambardella e Caramanna – è una questione che non può essere lasciata all’andamento del mercato ma è un tema su cui si può e si deve intervenire per evitare che il nostro sistema produttivo non sia più competitivo in un contesto globale”. “Si deve intervenire immediatamente – spiegano – perché si tratta di una realtà produttiva e occupazionale che si trova in una delle parti più disagiate del nostro Paese. Ogni ritardo lo riteniamo inammissibile. I tempi della politica nazionale e locale e della burocrazia non sono più conciliabili con un’economia che deve reggere il passo con un mercato che si muove con una velocità sempre maggiore”. “Non potremo rimanere fermi – concludono gli esponenti della Uilm – di fronte a questo scenario che potrebbe mettere a rischio migliaia di posti di lavoro ed altrettante famiglie che oggi già soffrono per una insostenibile inflazione ed un costo della vita che a stento consente di sopravvivere con dignità. Siamo pronti a mobilitarci per ottenere le necessarie risposte per la soluzione del problema”