AGNONE BAGNI- “In diverse occasioni, da quando si è insediata, la sindaca di Augusta ha espresso, anche in modo ironico e provocatorio, forti dubbi in ordine ai vantaggi che l’amministrazione augustana possa trarre dalla zona di Agnone Bagni ed, in generale, da tutte le zone a mare non frequentate dagli augustani”. E’ quanto ha detto l’ex presidente dell’Associazione Intercomunale di Agnone Bagni Rosario Magnano, attualmente componente del consiglio direttivo della stessa associazione che, a nome degli abitanti della zona balneare, rigetta le accuse e la provocazione della sindaca Cettina Di Pietro. “Il litorale, zona notoriamente abitate abusivamente da grandi produttori di rifiuti – ha detto – che evadono le tasse comunali e che pretendono anche, incredibilmente, di non avere interruzioni continue nell’erogazione di acqua. Come si può gestire un territorio così vasto e ribelle non abitato, peraltro, da elettori augustani”. L’ex presidente Magnano ha sottolineato che il comune di Augusta da sempre non eroga servizi, ma incassa solamente i tributi versati da carlentinesi e lentinesi che abitano, nei mesi estivi, la zona balneare. “Si può provare coinvolgendo i sindaci di Lentini e Carlentini – ha aggiunto – in uno sforzo di solidarietà verso i loro concittadini riottosi, possono distrarre dei fondi dalle loro casse comunali per alleggerire lo sforzo economico che la sindaca deve affrontare per fornire servizi ai lentinesi e ai carlentinesi. Le tasse che pagano l’80% di loro continuerebbero, naturalmente, ad impinguare le casse dell’amministrazione augustana. Se non riesce a gestire un territorio bello come quello di Agnone, allora inizia a pensare alla cessione del territorio per farlo gestire a sindaci laboriosi e lungimiranti”. Sulla vicenda il sindaco di Lentini Saverio Bosco è intervenuto sottolineando che il comune di Lentini “è pronto a farsi carico dei quasi cinquemila residenti che verseranno ai nostri comuni i tributi per pagare il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e della differenziata”.