PALERMO – Alimentazione sana, eccellenze agricole del territorio, sostenibilità ambientale. Sono questi i temi centrali del progetto “Coltivi…Amo il patrimonio di Sicilia” rivolto agli studenti degli Istituti alberghieri e promosso dall’assessorato regionale all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea in collaborazione con il quotidiano “La Sicilia”. L’iniziativa ha preso il via questa mattina al Palaregione di Catania, alla presenza del presidente Nello Musumeci, dell’assessore all’Agricoltura, allo Sviluppo rurale e alla Pesca mediterranea Toni Scilla, del dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura Dario Cartabellotta, dell’editore Domenico Ciancio e del direttore del quotidiano Antonello Piraneo.
«È un progetto che nasce dall’intuizione del quotidiano La Sicilia e del governo regionale – afferma Nello Musumeci – legata a un dato di fatto: è fondamentale avere consapevolezza dell’importanza del cibo come patrimonio di valori, esperienze, identità. Tutti elementi, questi, che vanno custoditi e preservati. Quella siciliana è la cucina più internazionale al mondo perché conserva la sintesi delle dominazioni e civiltà che qui si sono succedute. E nelle regioni mediterranee il pasto è un fatto emozionale, un gesto identitario. Questo patrimonio – ha concluso il governatore rivolgendosi agli studenti che hanno partecipato alla conferenza – vi affidiamo perché lo conosciate a fondo, per mettere a frutto la vostra esperienza di studio in una regione in cui il comparto turistico è in fortissima ascesa».
«Da sempre – aggiunge l’assessore Toni Scilla – sostengo che il più grande capitale della Sicilia è l’agroalimentare che ben si declina con i due settori portanti della nostra economia: l’agricoltura e la pesca. Parlare di agroalimentare in contesti educativi equivale senza dubbio a creare maggiore consapevolezza su un ricco e singolare patrimonio naturale, che può rappresentare un volano per la crescita economica regionale».
«Questo progetto portato, avanti insieme con la Regione – sottolineano Domenico Ciancio e Antonello Piraneo – esalta il ruolo cui La Sicilia ambisce da sempre: fare “in-formazione”, ovvero non limitarsi a dare notizie ma provare a mettere le nostre competenze professionali per iniziative formative che trovano nelle scuole una sponda naturale. “Coltivi…Amo” vuole accompagnare l’educazione alimentare la valorizzazione dei prodotti tipici e la vocazione agricola della Sicilia, ormai riscoperta anche dalle nuove generazioni, cui apriamo le nostre pagine per un momento di condivisione e di responsabilizzazione».
Destinatari del progetto, realizzato con risorse del Psr Sicilia 2014-2022, sono gli studenti e le studentesse degli istituti professionali alberghieri delle provincie di Catania e Palermo, facendo leva sull’importante ruolo educativo e sociale svolto dalle scuole, in particolare quelle per cui la filiera agroalimentare riveste un ruolo strategico. L’iniziativa si articola in quattro webinar, durante i quali le scuole partecipanti potranno interloquire con alcuni referenti regionali e acquisire testimonianze imprenditoriali di successo. Cinque le aree tematiche trattate: la costruzione di una filiera alimentare che funzioni per consumatori, produttori, clima e ambiente; la transizione alimentare; l’impatto dell’emergenza Covid; lo scenario 2021-2030 e le politiche agricole; la zootecnia di Sicilia, verso un cambio di rotta.
Le competenze acquisite dagli studenti saranno finalizzate alla redazione di articoli. I migliori elaborati verranno premiati e pubblicati all’interno di un inserto dedicato al progetto sul quotidiano “La Sicilia” e online nel sito della stessa testata editoriale.
Obiettivo del progetto è fornire ai giovani strumenti utili per conoscere più nel dettaglio il patrimonio agricolo, agroalimentare e agrituristico siciliano, in un’ottica di valorizzazione delle eccellenze del territorio, alla luce del nuovo quadro di politica agricola e alimentare definito dalla Commissione europea nel cosiddetto “From Farm to Fork”. Si tratta della strategia “dal produttore al consumatore”, per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente, che persegue l’obiettivo di rendere l’Europa, entro il 2050, il primo continente a impatto climatico zero, definendo una strategia di crescita sostenibile e inclusiva per stimolare l’economia, migliorare la salute e la qualità della vita delle persone, prendersi cura della natura e non lasciare indietro nessuno. La pandemia da Covid, inoltre, ha sottolineato l’importanza di un sistema agricolo e alimentare solido, capace di funzionare in qualsiasi circostanza, assicurando ai cittadini un approvvigionamento sufficiente di cibo.