Agrigento: Catanzaro: da commissario Asp assicurazione su riorganizzazione servizi sanitari per fronteggiare epidemia Covid

Agrigento: Catanzaro: da commissario Asp assicurazione su riorganizzazione servizi sanitari per fronteggiare epidemia Covid

AGRIGENTO – “Ho incontrato il Commissario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Mario Zappia, per avere un quadro dettagliato delle iniziative che si stanno mettendo in campo sul territorio per contrastare la diffusione dell’epidemia di Coronavirus. Sono stato rassicurato sull’aumento di 10 posti di terapia intensiva nel presidio ospedaliero di Ribera, già a partire dal prossimo fine settimana, oltre che sulla creazione di ulteriori 3 posti al “Giovanni Paolo II” di Sciacca e 6 al “San Giovanni di Dio” di Agrigento, ma mi auguro che i piani del Commissario prevedano una riorganizzazione totale dei servizi sanitari utile a fronteggiare un’eventualità impennata del numero dei contagi”. Lo dice Michele Catanzaro parlamentare regionale del Partito democratico dopo l’incontro con il Commissario Zappia avvenuto a margine di una visita nel presidio ospedaliero Giovanni Paolo II.

“Ho sollecitato un potenziamento del personale sanitario che in tempi brevi – aggiunge – dovrebbe essere implementato con l’arrivo di medici, infermieri e ausiliari che garantiscano un ottimale funzionamento dei nuovi reparti. I ritardi nel predisporre il Centro Covid a Ribera sono noti a tutti – continua Catanzaro – la sanità ospedaliera in provincia di Agrigento presenta un quadro diffuso di carenze strutturali, soprattutto in quelle aree interne che vivono mancanza di strutture sanitarie e isolamento geografico a causa delle carenti infrastrutture viarie, ma è chiaro l’impegno di tanti operatori e dello stesso commissario, già attivo sul fronte della riorganizzazione dei servizi sanitari. I cittadini – conclude il parlamentare Pd – sono legittimamente preoccupati per la tenuta del sistema sanitario in provincia di Agrigento nel caso di un impennata del numero di contagi, abbiamo il dovere di fare tutto ciò che è in nostro potere per rassicurarli e potenziare i servizi sanitari”.

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