PALERMO – In un contesto sociale sempre più liquido e in cui il mondo delle professioni fa i conti con mercati che cambiano e processi di disintermediazione, l’aggiornamento sulle nuove tecnologie e sulle frontiere delle sfere virtuali di condivisione diventa fondamentale. In questo processo rientra anche la categoria dei giornalisti che oggi, tra crisi del mercato editoriale tradizionale e tentennamenti sulle piattaforme web, si trova in una fase avanzata di quella rivoluzione digitale che ha stravolto equilibri e paradigmi. Conoscere gli strumenti offerti dalla tecnologia significa dominarne i flussi, invece che subirli. La professione giornalistica è ancora destinata a mutare velocemente. A un ritmo che, fino a dieci anni fa, era per molti impensabile. Ed è così che nasce “Ai confini del Mediaverso”, un libro di Aldo Mantineo e Giovanni Villino, edito da Apalos. Sabato, 23 settembre 2023, la presentazione in anteprima del volume nella sede dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, in via Bernini a Palermo. All’evento ha preso parte il presidente dell’Ordine regionale, Roberto Gueli, che ha sottolineato l’importanza dell’aggiornamento su temi così attuali e importanti per il futuro della professione. I giornalisti Mantineo e Villino esplorano da due prospettive diverse il grande mutamento tecnologico. Dai rischi alle opportunità. Nel volume è presente anche un’ampia sezione dedicata alla sperimentazione dei modelli di intelligenza artificiale generativa. Ma le redazioni sono già attrezzate per governare un processo ormai in atto che sta portando sempre di più l’algoritmo al desk? In un mondo in cui si parla con maggiore frequenza di visori, realtà aumentata e ologrammi, per arginare le facili derive delle fake news diventa fondamentale che il giornalista conosca e sia consapevole di certe dinamiche per poterle dominare. “Chi professionalmente produce contenuti di informazione – spiega Aldo Mantineo – è passato dall’operare lui (anche nell’era digitale) la selezione delle notizie da porre al centro del dibattito a un ruolo di comprimario, una rotella di un più complesso ingranaggio che fa circolare le notizie che, specie con l’avvento dei social, vede (potenzialmente) milioni di utenti pronti a mettere in rete testi, foto e video che a loro volta vengono ripresi e rilanciati e condivisi”. “Ogni utente della Rete ha oggi in mano strumenti di comunicazione che gli consentono di produrre “informazione” e condividerla – prosegue Giovanni Villino -. Ed è così che le notizie false e prive di fondamento si diffondono velocemente cavalcando gli algoritmi dei social. Conoscere e utilizzare gli strumenti che il “Mediaverso” offre significa restare all’interno di un contesto, di un ecosistema digitale in cui si muovono opinioni, notizie e fenomeni. Realtà con cui un giornalista deve fare necessariamente i conti”.