CATANIA . La sala “Mico Geraci” affollata, molte domande, tantissima voglia di confronto. Così la Uil di Catania ha vissuto ieri il primo incontro con i candidati sindaco, presenti Maurizio Caserta e Lanfranco Zappalà. Lunedì 22, con inizio alle 16.30, il secondo dibattito con gli altri esponenti politici in corsa per la “poltronissima” di Palazzo degli Elefanti.
A dare il benvenuto nella sede sindacale di via Sangiuliano, la segretaria generale della Uil etnea. Enza Meli ha ricordato il documento “Fatti concreti per Catania”, nato dal contributo di idee che è stato assicurato da tutte le organizzazioni del “Sindacato delle Persone. Nel dossier, alcuni tra i più rilevanti nodi che la futura amministrazione cittadina dovrà affrontare: dall’emergenza burocratica a quella sanitaria, dalle questioni ambientali allo sviluppo negato, dal degrado della zona industriale alle vertenze-simbolo – Ottimax, Almaviva e Pfizer, per citarne soltanto alcune – di una città che ha fame di lavoro vero, dignitoso, sicuro.
Intervenendo, Maurizio Caserta ha fra l’altro affermato che “una buona amministrazione deve partire dalla sua organizzazione interna, dalla macchina che eroga i servizi collettivi”. Quindi, ha detto: “Soddisfare le esigenze del cittadino significa, infatti, metterlo nelle condizioni di poter svolgere con più libertà la propria vita personale e lavorativa e, se si tratta di una impresa, la propria attività. Per fare questo, per snellire la burocrazia e razionalizzare le risorse, bisogna innanzitutto esercitare un controllo su come viene svolto il lavoro interno. Altro aspetto, e bisogna esserne consapevoli, è il problema finanziario, le cui origini e responsabilità sono molto lontane. Alla prossima amministrazione toccherà lavorare con molto rigore. Noi vogliamo rappresentare la discontinuità rispetto ai quei governi di centrodestra che sono i veri responsabili del dissesto del Comune. E gli ultimi cinque anni, poi, di totale assenza di amministrazione, hanno dato la spallata finale”. “Noi – ha concluso Caserta – possiamo fare molto per migliorare la qualità della gestione delle risorse pubbliche, semplicemente perché crediamo di saperlo fare. Vogliamo concentrarci su precise priorità. Da una parte, servizi ai cittadini: rifiuti, mobilità e servizi sociali, che sono i capitoli di spesa più impegnativi nel bilancio delle risorse ordinarie, ottimizzandole come non è stato fatto finora. Dall’altro, tanto di più poi si potrà fare, sapendo intercettare e sfruttare le risorse straordinarie”.
Lanfranco Zappalà ha, invece, ricordato le sue battaglie consiliari per il lavoro e i lavoratori a Catania. Ha, poi, dichiarato: “Al misto fritto di partiti e correnti, che finora hanno litigato e malgovernato, io preferisco una sola lista civica e un programma con una precisa idea di città. Noi siamo la vera alternativa a quelle forze politiche che s’interessano dei quartieri in campagna elettorale per dimenticarsene puntualmente il giorno dopo”. E ancora: “Alla città, ai cittadini, faccio un appello chiedendo di rimboccarci tutti assieme le maniche per dedicarci alla politica con la p maiuscola. Lo spettacolo di questi anni, dominati dalla politica con la p minuscola, hanno allontanato la gente da Palazzo degli Elefanti. Ricordo Consigli comunali con tanti catanesi tra il pubblico, per partecipare e se necessario anche protestare. Ultimamente, non si vede più nessuno perché le amministrazioni hanno perso credibilità e fatto perdere fiducia nel sistema-Comune. Malgrado tutto questo, però, si ripresentano le stesse facce con le stesse coalizioni e le stesse squadre di assessori. Il bellissimo confronto con la Uil dimostra che i catanesi hanno grande voglia di segnalare problemi e ricercare soluzioni, purché dall’altra parte esista disponibilità ad ascoltare e rispondere con realizzazioni concrete. Ho reso pubblica addirittura un anno fa la mia candidatura proprio perché era ed è giusto che i cittadini conoscano cosa voglio fare, davvero”.