Arturo Brachetti, il più grande trasformista al mondo, ha scelto di festeggiare il ritorno nei teatri con una tournée tutta italiana, l’ultima prima di spostarsi all’estero, che farà tappa al TAM Teatro Arcimboldi Milano da venerdì 21 a domenica 30 gennaio.
Dopo 450.000 spettatori in quattro stagioni, quasi 400 repliche, innumerevoli sold out e standing ovation, “SOLO, the Legend of quick change” – il grande one man show di Brachetti – riprenderà dunque il suo percorso per la quinta stagione. Protagonista indiscusso è il trasformismo, quell’arte che ha reso Arturo celebre in tutto il mondo e che qui la fa da padrone con oltre 60 nuovi personaggi, molti dei quali sono stati ideati appositamente per questo show, che appariranno davanti agli spettatori con un ritmo incalzante e coinvolgente.
In SOLO, però, Brachetti propone anche un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: dalle ombre cinesi al mimo, passando per la chapeaugraphie e sorprendenti novità, come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser.
La casa di Arturo Brachetti
Il celebre trasformista apre così le porte della sua casa; una casa senza luogo e senza tempo, fatta di ricordi e di fantasie, in cui il sopra diventa il sotto e le scale si scendono per salire. In fondo, dentro ognuno di noi esiste una casa simile a quella di Arturo; una casa in cui ogni stanza racconta un aspetto diverso del nostro essere e gli oggetti della vita quotidiana prendono vita, conducendoci in mondi straordinari dove il solo limite è la fantasia. È una casa segreta, senza presente, passato e futuro, in cui conserviamo i sogni e i desideri. Brachetti avrà dunque il compito di schiudere la porta di ogni camera, per scoprire la storia che è contenuta al suo interno e che prenderà vita sul palcoscenico.
Reale e surreale, verità e finzione, magia e realtà: tutto è possibile insieme ad Arturo Brachetti, il grande maestro internazionale di quick change, che ha creato un varietà surrealista e funambolico, in cui immergersi lasciando a casa la razionalità.