AUGUSTA,  DON PAOLO PANDOLO, PARROCO DELLA CHIESA DI SAN SEBASTIANO: “BASTA CON QUESTO FALSO BUONISMO SUGLI IMMIGRATI”

AUGUSTA, DON PAOLO PANDOLO, PARROCO DELLA CHIESA DI SAN SEBASTIANO: “BASTA CON QUESTO FALSO BUONISMO SUGLI IMMIGRATI”

AUGUSTA – Non credo di essere un pessimo cristiano e un pessimo sacerdote se penso che questi fratelli, non dovrebbero partire dalla loro terra sfruttati da assassini scafisti che si fanno pagare miglia di euro per caricarli sui lori barconi, per poi abbandonarli in mare facendogli rischiare la morte. Non penso di essere un pessimo prete se penso che non sia giusto accoglierli come bestie in centri di accoglienza dove posso stare in duecento ma poi ne stanno in 1200″. E’ la riflessione del parroco della chiesa di San Sebastiano di Augusta a quarantotto ore dalla lettera di don Lorenzo Russo, parroco di Floridia ai parrocchiani in merito all’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci. “Non penso di essere un pessimo prete se penso che se accoglienza deve esserci deve essere dignitosa – ha detto – per una vita sana e non per poi essere costretti a scappare dai centri di accoglienza per andare a rubare e procurarsi da mangiare. Non penso di essere un pessimo sacerdote se penso che hai nostri governanti conviene una accoglienza indiscriminata per l’arricchimento di tanti religiosi e laici che accolgono in qualsiasi tipo di struttura per ricavarne un guadagno. Non penso di essere un pessimo prete se penso che a molti fa comodo avere tanti immigrati da sfruttare nell’agricoltura come animali pagati a meno di 10 euro al giorno e tenuti in abitazioni come fossero animali. Non penso di essere un pessimo prete se penso che dopo essere accolti molte donne finiscono nel giro della tratta della prostituzione. Non penso di essere un pessimo prete se penso che tanti bambini arrivati ad un certo punto non se ne ha piu’ traccia perchè magari finiti nel giro della pedofilia o della vendita degli organi. Non penso di essere un pessimo prete se penso che tante strutture di proprietà di istituti di religiose e religiosi o diocesane chiuse per essere messe in vendita siano messe a disposizione di una accoglienza gratuita senza pesare sullo stato visto che ci riempiamo tanto la bocca di fraternità e accoglienza.Non penso di essere un pessimo prete se penso che ogni comunità parrocchiale in tutta italia potrebbe adottare una famiglia di immigrati offrire loro una casa una dignità di lavoro e una educazione e un accompagnamento. Non penso di essere un pessimo prete se penso che se tutte le risorse fino a ora spese le avessimo impegnati per portare ricchezza da loro costruire case ospedali scuole strade, e lasciarli vivere nella loro terra senza sdradicarli dalla loro cultura. Non penso di essere un pessimo prete se penso che questo e’ un dramma di carattere non solo europeo ma anche delle nazioni unite che anziche’ andare a rubare le loro risorse naturali dovrebbero essere sfruttare per la crescita economica della stessa terra invece di impoverirli sempre di piu. E se scappano dalla guerra non e’ certo una soluzione, ma dovrebbero essere Le nazioni unite intervenire con forze per difendere questi fratelli e mettere la loro vita in sicurezza. ma evidentemente nessuno ne ricaverebbe nulla. accoglienza si!!!!!!ma dignitosa e non indiscriminata per l’arricchimento di tanti che stanno sfruttando la dolorosa situazione di questi fratelli.Non credo di essere un pessimo prete se invito i miei parrocchiani a venire a messa e a imparare dall’incontro con Cristo cosa significa “MIsericordia, Giustizia, e Fedeltà. Volete dirmi razzista, liberi di farlo. Ma i veri razzisti sono gli sfruttatori di questo enorme dramma mondiale che a spese degli immigrati ne hanno trovato una scusa per il loro spudorato egoismo e arricchimento”.

Open chat
Ciao,
chiedici la tua canzone