AUGUSTA – Un commando specializzato nel furto di sportelli bancomat utilizzando escavatori rubati è stato smantellato dai carabinieri della compagnia di Augusta. In carcere sono finiti nove malviventi arrestate dai carabinieri della compagnia di Augusta al comando del capitano Rossella Capuano. Tutti dovranno rispondere dii associazione a delinquere, ricettazione e furto aggravato. I colpi contestati alla banda sono cinque: da maggio a novembre del 2016. L’operazione “Voragine” che prende il nome dagli squarci che venivano praticati sulle pareti degli edifici che ospitavano i bancomat di banche e uffici postali è stata illustrata oggi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede del comando provinciale dei carabinieri in viale Tica a Siracusa, alla presenza de comandante pronciale Luigi Grasso e dei magistrati della Procura. I Carabinieri della compagnia di Augusta, coordinati dal procuratore Scavone e dal sostituto Nitti, hanno portato, anche attraverso l’utilizzo di intercettazioni ambientali e telefoniche, all’individuazione della banda, estremamente organizzata con un piano di attuazione ben preparato e pianficato nei minimi dettagli: l’individuazione dell’obiettivo, poi il sopralluogo per vedere la distanza che lo separava dalla caserma dei Carabinieri e per individuare le vie di fuga. Seguiva il furto dell’escavatore cingolato che serviva a sradicare la cassaforte. La banda entrava in azione sempre intorno alle 3 di notte e in pochissimi minuti il bancomat era già sul mezzo pesante che la portava via e il gruppo era sulle auto in fuga. Una volta al sicuro la cassaforte veniva aperta, evitando che scattassero i meccanismi di protezione e il bottino veniva suddiviso. Alla banda sono stati addebitati cinque colpi addebitati al gruppo: quello del 14 maggio 2016 al Credito Siciliano di Francofonte, quello dell’8 ottobre 2016 alla Banca Agricola popolare di Ragusa, sempre a Francofonte, quello del 20 ottobre all’Agricola popolare di Ragusa e all’Unicredit di Vizzini e quello del 13 novembre 2016 all’Ufficio Postale di Villasmundo, sventato dall’intervento dei Carabinieri, che avevano teso una trappola alla banda. In quell’occasione furono arrestati Nicola De Luca, Salvatore Leonardi e Andrea Mendola. A tutti gli arrestati di oggi è contestata l’associazione per delinquere, ad eccezione di Agatino Aparo, che, però, in occasione del tentato furto di Villasmundo, avrebbe fornito il suo escavatore alla banda, denunciando il furto il giorno prima. Il bottino dei cinque furti ammonta a quasi duecentomila euro. Gli indagati, delle provincie di Siracusa e Catania prelevate nelle rispettive abitazioni, dopo le formalità di rito, sono state accompagnate nel carcere di Cavadonna.