Wow, giornata super soleggiata oggi su Milano (e Malpensa!)
Si, oggi: sabato. Sorry, ma quando vado a Milano perdo un po’ la cognizione e anche il volo!
No, in realtà ho solo posticipato il rientro, fermandomi qualche giorno in più così da poter incontrare alcuni amici (nei limiti previsti e consentiti in zona arancione!). In questi giorni ho, anche, avuto input importanti, nuove idee e stimoli interessanti. Non è l’aria della big city a darmi nuovi stimoli, sono le persone giuste. Nel posto giusto, a far la differenza. Il luogo può essere ovunque. Ed Oggi che viviamo nell’era di una digitalizzazione super avanzata, ancor di più.
Posto 1C. 24 posti prima rispetto al volo d’andata. Ho da proteggermi sempre da qualcosa o qualcuno, (covid in primis vista la circostanza) ma oggi sono talmente easy, sorridente, agguerrita e con una gran faccia da schiaffi che va bene il posto che ho scelto.
Ah sì, la visita di controllo in Istituto Clinico Brera col Dottor Marco Iera (specialista in chirurgia plastica estetica e ricostruttiva) ?
“Vero stai benissimo. Ti trovo raggiante e bene fisicamente”. “Grazie doc., dopo essermi sentita dire tutto ciò, potrei anche andare via’”.
In effetti, dopo i svariati controlli, il dottor Iera ha confermato tutto ciò che mi aveva detto vedendomi. Capirete la mia felicità.
A distanza di anni i risultati sono ancora più naturali, i segni (quei pochi rimasti) meno evidenti, e la struttura fisica proporzionata e armoniosa: in BenEssere.
La cosa più importante, a mio avviso, è sicuramente lo stare bene con se stessi.
Di conseguenza, la ricerca della migliore versione di se. Non ne faccio solo un discorso esteriore ed estetico (sia chiaro non per essere etichettata come superficiale e/o banale) piuttosto parlo di un BenEssere totale, quindi, psicofisico.
Il decollo è avvenuto con oltre 40’ di ritardo. In un primo momento avevano comunicato a seguito di controllo di routine al mezzo. Poi, la necessità di cambiare mezzo.
12:14 finalmente si parte.
Al mio fianco nessuno, nel posto successivo un signore di mezza età. Boh, forse un po’ di più, ma da quando “cresco io” ho cambiato la prospettiva legata all’età. Ah la vecchiaia!
131 i passeggeri a bordo. Uomini, donne e qualche bambino tutti un po’ stremati da questo cambiamento.
Di fronte non ho nessuno, posso tranquillamente tenere le gambe stese. Non proprio da signora ma poco importa. In questo caso preferisco la comodità, e se proprio vogliamo la femminilità, i modi e l’eleganza, così come mi dice spesso mamma Margherita, sono innate. Puoi essere entrambe le cose pur indossando una tuta, stando con le gambe stese, esser senza trucco, etc etc…
Questa mattina direi che ho seguito tutto alla lettera. Brava Vero.
Allungo un po’ il collo e mi volto indietro. Mi guardò un un po’ attorno: tutti con gli occhi sullo smartphone. Tutti o quasi. Stranamente, da quello che riesco a vedere, dormono in pochi. Io invece ho un sonno incredibile. Ci sarà tempo per dormire, intanto mi godo il viaggio: fuori dal finestrino tante nuvole bianchissime, chissà se saranno super leggere anzi leggerissime così come le percepisco io? La mia attenzione è tutta sul sole e sul cielo azzurro. Sul mare e le montagne (ancora con la neve!), wow. La natura è qualcosa di unico e, personalmente, mi dispiace accorgermene solo in casi particolari.
Un po’ come alcune esperienze di vita. Mi accorgo di molte cose o dopo aver fatto la ca***ta, dopo esserci rimasta male o dopo la fregatura. Ah beh, le conseguenze di chi, come me, vive di cuore e istinto (e poi di testa). Di chi, come me è stra sensibile.
Ma si, per il resto c’è la mia corazza e via. Stranamente ho fame e devo andare in toilette. Pardon, chiedo venia.
Ah prima di chiudere con questo breve racconto del mio volo di ritorno, destinazione casa, ci tenevo a dirti una cosa.
Un invito, probabilmente stupido, ma non m’ importa: goditi ogni singolo istante di vita, fa’ sempre tutto (anche se hai paura!) e non lasciare niente in sospeso. Ah, non pentirti di nulla.