BELPASSO – Avevano una visione distorta della Sicilia, condizionata dagli stereotipi e dai luoghi comuni, ma in pochi giorni hanno avuto la possibilità di conoscere e apprezzare non solo le bellezze ambientali, a cominciare dall’Etna, e artistiche, ma soprattutto il coraggio e la capacità di opporsi alla mafia, all’illegalità, a costruire nuovi percorsi di convivenza civile e di crescita. Diciannove giovani scout del gruppo Agesci di San Vito al Tagliamento (Pordenone), accompagnati dal sindaco Antonio Di Bisceglia, in questi giorni sono ospiti dell’azienda agricola Libera Terra “Beppe Montana” che opera in contrada Casa Bianca, in un terreno confiscato alla mafia. Per i ragazzi si tratta di una esperienza di vita inedita e formativa, arricchita dal contatto diretto con luoghi e fatti che non conoscevano se non attraverso una visione, distorta o parziale, della realtà. A lungo si sono intrattenuti con gli assessori Graziella Manitta e Salvo Pappalardo, delegati dal sindaco Daniele Motta, e dall’attivista per la legalità, Alfio Platania. Non è stato un incontro formale, ma gli scout hanno posto domande sull’esperienza di Belpasso, che negli anni ha saputo sottrarsi al giogo della criminalità organizzata, ha creato opportunità di riscatto civile e di crescita, mantiene la gestione della pubblica amministrazione impermeabile agli interessi illeciti. “Abbiamo vissuto una bellissima opportunità di confronto e condivisione, in un luogo oggi diventato simbolo di cambiamento e legalità, grazie alla perfetta gestione di Libera Terra”, hanno dichiarato gli assessori Manitta e Pappalardo, che, su suggerimento del sindaco Motta, si avvierannoil gemellaggio con la cittadina in provincia di Pordenone , soprattutto nell’interesse della crescita culturale dei giovani. Il sindaco Antonio Di Bisceglie ha ringraziato per l’ospitalità e regalato alcune pubblicazioni su San Vito al Tagliamento, mentre Alfio Platania ha ricambiato con una copia della poesia scritta in occasione del 350esimo anniversario della catastrofica eruzione dell’Etna, che sintetizza la storia di Belpasso.