Andrea Latina è uno che conosce a menadito gli Iblei e da anni ne tutela il paesaggio e le tradizioni. Grazie a lui molto si è mantenuto ed è stato assicurato alle posterità. Difesa dell’ecosistema. Promozione delle tradizioni. Tutela del paesaggio. Nonostante il poco interesse da parte della pubblica amministrazione. Ma alla fine, e di questi giorni, l’inaugurazione del tanto atteso Eco Museo degli Iblei che dovra fungere da base per tutte quelle azioni tese a tutelare gli Iblei, la nostra casa come diceva Antonino Uccello. Ed ora la parola ad Andrea Latina.
Il Centro Studi Iblei è sorto nel 2004 se non mi sbaglio…
“Si, lo Statuto è stato registrato in quell’anno. Ma già dal 1999, quando realizzai il sito internet su Antonino Uccello e la sua Casa-museo, avevo iniziato questo “percorso”.”
Perché si è deciso di fondare il Centro?
“A fine anni ‘90, la rete internet era ben diversa da quella di massa che conosciamo adesso. Se ne intuivano però le potenzialità enormi: creare una rete culturale, di collaborazioni, far conoscere al resto del mondo le peculiarità del nostro territorio.”
Quali i suoi obiettivi strategici?
“Studio, valorizzazione e divulgazione del patrimonio culturale, naturalistico, archeologico, storico, artistico, etnoantropologico del territorio ibleo e della figura di Antonino Uccello.”
In che modo sviluppate lo studio e la valorizzazione del patrimonio degli Iblei?
“Per oltre 15 anni, vista la mancanza di una sede, abbiamo lavorato prevalentemente sulla divulgazione del nostro grande patrimonio attraverso la realizzazione di siti internet informativi.”
Gli Iblei sono un sistema complesso. Lei cosa ne pensa?
“Complesso, certamente. Basta pensare alle varie stratificazioni storiche dei popoli che li hanno abitati..”
Le istituzioni hanno contezza del fatto di avere un tesoro chiamato Monti Iblei?
“Spesse volte la politica parla un linguaggio assai diverso da quello culturale. La mancata assegnazione di una sede al Centro ne è testimonianza. Ben tre amministrazioni comunali, malgrado il lavoro che abbiamo svolto, per oltre 15 anni ci hanno negato una sede. La svolta è arrivata circa 8 mesi fa, quando il Comune di Buccheri ci ha concesso l’uso di una ex-scuola a Monte Lauro, la parte più alta degli Iblei.”
Cos’è che rende così unici i Monti Iblei?
“Indubbiamente la conformazione orografica del territorio, dove viene subito da pensare alla sintesi naturalistica e paesaggistica tra continente europeo ed africano: altipiani calcarei steppici, tipici del paesaggio nordafricano, garighe, profondi canyons (detti “cave”), boschi di querce e lecci o pini. Una natura in molti punti ancora incontaminata, come testimoniano le varie riserve naturalistiche orientate della zona.”
Quali attività avete fino ad ora svolto?
“L’anno scorso, quando finalmente abbiamo aperto la sede del Centro, era stato organizzato un ciclo di incontri con le scolaresche. Dopo aver iniziato, però, è arrivato il primo lockdown.”
Come vi state organizzando per la ripartenza?
“Al momento siamo ancora impegnati nell’allestimento della nuova sede. Stiamo realizzando un percorso.”