CAPACI – Il questore di Palermo Leopoldo Laricchia e Concetta Martinez Montinaro hanno consegnato nelle mani degli arcivescovi delle diocesi di Palermo e Monreale, del Vescovo di Cefalù e dell’Eparca di Piana degli Albanesi, l’olio ricavato dalla molitura delle olive generate da alberi piantati nel “Giardino della Memoria”, lo spazio adiacente al tratto autostradale interessato nel ’92 dalla strage di Capaci. Sedici poliziotti della Questura hanno preso in consegna i colli contenenti le bottiglie dell’olio di Capaci destinate alle altre diocesi della Regione ed in un corteo di otto auto della Polizia di Stato, hanno lasciato il Giardino della Memoria di Capaci diretti nelle altre questure della Sicilia per affidare l’olio a questori che ne cureranno la successiva consegna ai vescovi. L’olio della memoria raggiunge così tutti gli angoli della Sicilia, portando con se un rinnovato messaggio di speranza. Proprio da quegli ulivi, piantumati su quella terra macchiata dal sangue dei martiri della giustizia, è iniziato un percorso di rinascita, curato dalla Questura di Palermo e dall’Associazione Q.S.15 , che ha dato luogo a una piccola produzione di olio, grazie al contributo offerto dai giovani studenti dell’Istituto Superiore “Majorana” e da minori detenuti presso l’Istituto Penale per Minorenni “Malaspina” nell’ambito di un progetto, denominato “Laboratorio Giardino della Memoria”. L’olio di Capaci è stato prodotto grazie alla collaborazione della Coldiretti e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Palermo. L’olio sarà utilizzato dalla Chiesa siciliana nel corso dell’anno liturgico.