CAPOD’ORLANDO – Nei prossimi dieci anni imprese balneari siciliane pronte ad investire oltre 500 milioni di euro nel territorio”: emerge da una indagine, promossa dalla Cna, che ha visto coinvolti oltre 150 operatori dell’isola e su cui è stata effettuata una ulteriore analisi. Un quadro evolutivo del settore nonostante le grandi incertezze normative”. I dettagli del lavoro sono stati illustrati questa mattina a Capo d’Orlando, in occasione di un’assemblea dedicata proprio agli operatori del settore, organizzata da Cna Balneari Sicilia, in cui è stata sottolineata anche l’entità degli investimenti realizzati negli ultimi 8 anni: la stima si aggira sugli oltre 200 milioni di euro. L’impegno di puntare su questa importante attività è incoraggiato anche dalla volontà ribadita, oggi, dall’assessore al Territorio e Ambiente, Totò Cordaro, il quale, in chiusura dei lavori, ha assicurato: “è pronto il disegno di legge per il recepimento della proroga quindicinale delle concessioni demaniali prevista dalla Legge di Stabilità nazionale per gli stabilimenti balneari, questo in un clima di valorizzazione dell’autonomia normativa della Sicilia”. Cordaro ha poi espresso “l’impegno a sostenere le disposizioni normative recentemente adottate a favore del settore secondo un piano di sostegno agli operatori balneari siciliani”. All’incontro presenti inoltre l’assessore Bernadette Grasso e il sindaco di Capo d’Orlando Francesco Ingrilli. Per CNA presenti il portavoce di CNA Balneari Sicilia, Guglielmo Pacchione, il segretario regionale di CNA Sicilia, Piero Giglione, ed il rappresentante di CNA Messina Tindaro Germanelli. Dopo i saluti, è intervenuto il coordinatore di CNA Balneari Sicilia, Gianpaolo Miceli, il quale, nell’illustrare nel dettaglio l’indagine promossa dall’Associazione, ha auspicato la proroga quindicinale e il superamento della direttiva Bolkestein. Dall’indagine è venuto fuori inoltre che quasi la totalità di imprese effettuano il servizio bar e ristorazione e oltre il 45% delle aziende opera anche il servizio serale. Il 65% ha concessione stagionale ed oltre il 76% intende effettuare ampliamenti (in linea con le previsioni di investimento). Un quadro estremamente importante per un settore che contempla quasi 3mila concessionari solo in Sicilia occupando ben oltre 10mila occupati. Soddisfazione per come sono andate le cose ha espresso il segretario regionale di Cna Sicilia, Piero Giglione. “Le parole rassicuranti dell’assessore Cordaro e la presenza al seminario anche dell’assessore Grasso – afferma – certificano come il governo regionale abbia instaurato un rapporto proficuo di interlocuzione con la CNA. Il settore balneare rappresenta una leva importante per l’economia turistica del territorio. Ecco perché noi vogliamo che sia fatta piena chiarezza dal punto di vista della normativa, spingendo anche – conclude Giglione – ad avviare dei percorsi e degli itinerari, ad esempio nel segmento enogastronomico, che possano dare maggiore impulso a chi opera e gestisce gli stabilimenti”. A margine della presentazione è stato nominato il portavoce territoriale di Cna Balneari Messina nella persona di Rosario Milone, operatore da tanti anni impegnato nel territorio di Capo d’Orlando. “Assumo con grande senso di responsabilità l’incarico – ha detto – con l’obiettivo di favorire la collaborazione tra gli operatori ed un dialogo costante con gli enti locali. Questo per sostenere un settore strategico per il territorio che si lega indissolubilmente alla evoluzione turistica siciliana e messinese”.