CARLENTINI – Un Natale triste, in piena pandemia, con le case di riposo chiuse già da metà ottobre alla ricezione del pubblico, ai famigliari e al contatto con l’esterno. Tra parenti ed ospiti i timori sono diventati certezza: le strutture non hanno aperto, nemmeno per il Natale per evitare qualsiasi rischio al contagio. Cosi il centro anziani “Ain Karim” fondato dal compianto monsignor Giovanni Maria Sortino e diretto da Suor Mary Anna Paulette Nwiboko, delle Suore Figlie di Maria Madre della Misericordia, insieme al dott. Nunzio Barone e a uno staff di tecnici hanno realizzato un sistema di videochiamata fra gli ospiti e i loro famigliari con proiezione diretta sulla Tv posizionata nel salone della struttura. Un sistema che ha permesso, oggi, nel giorno di Natale, di scambiarsi gli auguri di Buon Natale a distanza. Un sistema che permetterà anche di avvicinare gli anziani alle famiglie. I parenti hanno iniziato ad organizzarsi per aiutare ospiti e famiglie.” Certo è stato un Natale triste, non si sono svolte le diverse iniziative con lo scambio di auguri degli scorsi anni – spiega la direttrice del centro “Ain karim” Suor Mary Anna Paulette Nwiboko -. Vista la situazione di emergenza sanitaria che durerà ancora, con la tecnologia, facciamo sentire i nostri ospiti meno soli e più vicini ai loro cari. Spero che tra pochi mesi con i vaccini la pandemia sia solo un ricordo. Ad oggi i contatti avvengono solo con videochiamate. Oggi è stata una gioia vedere i nostri ospiti relazionarsi con i loro familiari. Le telefonate tra ospiti e parenti continuano. Si cerca di fare il massimo per tenere i contatti. Ad oggi, isolare la struttura con l’esterno ha permesso di contrastare il contagio”.
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