CARLENTINI – Imbrattato uno dei due torrioni di Carlentini. L’atto vandalico è stato messo a segno, la notte scorsa, ai danni delle mura urbiche di Carlentini che oltre vent’anni fa dopo un lungo periodo di abbandono e di degrado che ne aveva fatto dimenticare la stessa esistenza, le mura cinquecentesche di Carlentini, venero restaurate tra il 2004 e il 2007 da professionisti locali e docenti dell’Università “Federico II” di Napoli e tornarono ad essere memoria tangibile della città fondata da Carlo V nel 1552 come fortezza militare. L’ignoto, probabilmente entrato in azione con il favore della notte, ha rovinato il torrione che completa parte delle mura disegnando un’immagine di colore rosa. Il writer “armato” di bomboletta spray ha imbrattato il torrione, mettendo anche la firma. L’atto vandalico è stato scoperto questa mattina da alcuni cittadini che hanno chiesto l’intervento degli agenti della polizia municipale, i quali sono arrivati sul posto e dopo aver effettuato il sopralluogo hanno informato il responsabile l’architetto Giovanni Spagnolello per presentare una dettagliata denuncia ai carabinieri. Sono stati raccolti tutti gli elementi utili alle indagini per risalire all’autore dell’atto vandali che sarà denunciato all’autorità giudiziaria. Indignato del gesto il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio. “Sono fortemente indignato e chiederò agli organi competenti di profondere ogni sforzo affinché i responsabili di questo scempio siano puniti severamente – ha detto il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio -. Più volte, nelle sedi istituzionali competenti, ho chiesto un maggiore controllo del territorio, ma le forze di Polizia dello Stato, nonostante il pregevole impegno quotidiano, scontano una preoccupante carenza di personale. Altrettanto allarmante è la situazione relativa ai Corpi di Polizia Locale di tutti i Comuni siciliani che scontano il disinteresse totale del legislatore regionale e nazionale. Basti pensare che la Regione Siciliana è l’unica Regione d’Italia a non essersi dotata di una Legge di riforma della Polizia Locale. A tutto questo bisogna aggiungere la mancanza di senso civico di una parte della nostra comunità. In particolar modo mi riferisco a quella piccola frangia di mascalzoni, spesso costituita da giovani lasciati in balia di se stessi dalle famiglie. Faccio un appello a tutti, affinché il senso di appartenenza alla nostra comunità faccia crescere i valori del rispetto del bene comune e del rispetto dei diritti degli altri individui”.