Carlentini, il parco archeologico “Leontinoi” dev’essere fruito dai turisti. Non può rimanere chiuso

Carlentini, il parco archeologico “Leontinoi” dev’essere fruito dai turisti. Non può rimanere chiuso

CARLENTINI. La fruizione del parco una chimera, o una realtà che potrebbe intercettare i turisti che desiderano visitare le aree archeologiche e i siti importanti, ma non valorizzati. Su questi binari l’assessore ai Beni culturali è fermo al primo step: l’istituzione del parco archeologico “Leontinoi” a firma del compianto Sebastiano Tusa, l’ultimo atto prima della tragica morte. Da allora soltanto parole, incontri, richieste dei sindaci di Lentini e Carlentini. Sulla richiesta della valorizzazione del parco sono scesi in campo i rappresentanti delle associazioni culturali, turistiche, di volontariato di Carlentini, i quali si sono incontrati nella sede della Proloco di Carlentini in piazza Cavallotti per sollecitare l’istituzione del comitato tecnico scientifico e la fruizione del parco. All’incontro hanno partecipato il presidente della Pro Loco Amedeo Seguenzia, del Circolo di Conversazione Feli Inserra, del gruppo scout Agesci “Carlentini 1” Antonino Marino, “Davvero & Sempre” Giovanni Condorelli, “Artigiani” Giuseppe Fuccio, Combattenti e Reduci e Casa Museo di Carlentini Alfio Caltabiano, Aido, sezione di Carlentini Silvana Andronaco, Università della Terza Età Antonino Barresi, Orange Bike di Carlentini Carlo Leopardi, Quota 190 Riccardo Spina,, Gruppo archeologico “Leontinoi” Carlo Maci, Archeoclub Alfredo Sgroi e Avis Paolo Raudino. L’incontro è servito per individuare le strategie per chiedere un incontro con l’assessore regionale ai beni culturali sulla fruizione del parco e la richiesta delle motivazioni che hanno finora impedito l’istituzione del comitato tecnico scientifico. I rappresentanti delle associazioni agli inizi di marzo hanno sottoscritto un documento al sindaco di Lentini Rosario Lo Faro, al sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio e al direttore del parco archeologico Lorenzo Guzzardi per chiedere un incontro interlocutorio congiunto finalizzato ad affrontare le problematiche che impediscono la piena fruizione del parco e per conoscere le motivazioni della mancata istituzione del comitato tecnico scientifico. “Noi vogliamo sapere quali sono i motivi perché il parco non è fruito –hanno detto – non possiamo ancora rimandare viste le richieste arrivate alle nostre associazioni”.

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