Carlentini, incontro pubblico, domani venerdì 5 ore 18, organizzato da Meetup Amici di Beppe Grillo  per illustrare la proposta di Legge sull’Autorecupero dei fabbricati abbandonati o fatiscenti con la senatrice Bertorotta

Carlentini, incontro pubblico, domani venerdì 5 ore 18, organizzato da Meetup Amici di Beppe Grillo per illustrare la proposta di Legge sull’Autorecupero dei fabbricati abbandonati o fatiscenti con la senatrice Bertorotta

CARLENTINI – Un incontro pubblico per presentare la proposta di legge “Autorecupero immobili abbandonati” proposta dal Movimento 5 Stelle si svolgerà domani, venerdì, 5 gennaio, alle 18, nella sede del movimento in via Raffaello, 35 a Carlentini. L’incontro è promosso e  organizzato dal Meetup Amici di Beppe Grillo di Carlentini ed inserita nell’attività politico culturale del movimento.  La proposta di Legge del Movimento 5 Stelle  che prevede il recupero degli immobili pubblici e privati in stato di abbandono, per far rinascere le città,  verrà presentata dalla senatrice Ornella Bertorotta.  Il Disegno di Legge che è stato illustrato in conferenza stampa a Palazzo Madama è nato dalla proposta della senatrice del M5s Ornella Bertorotta ed emendato dagli iscritti certificati alla piattaforma Russeau, il sistema operativo del Movimento 5 Stelle che permette ai cittadini di collaborare con i portavoce in Parlamento per la scrittura delle proposte di legge. È stato finalizzato così, dopo due mesi di condivisione in rete su Lex Parlamento, il Ddl su “autorecupero degli immobili abbandonati” “Il testo prevede di recuperare migliaia di immobili, pubblici e privati, in stato di abbandono e quindi disabitati – si legge –  dando un contributo importante all’emergenza abitativa che dilaga nelle nostre città, da una parte, e dall’altra permetterà di recuperare il patrimonio edilizio inutilizzato. Nell’insieme il provvedimento stabilisce una serie di norme per favorire la pratica dell’autorecupero, rivitalizzando così i quartieri abbandonati e recuperando una parte preponderante del patrimonio edilizio italiano senza consumare un metro quadro di superficie in più rispetto ad oggi. Risponde in maniera efficace all’esigenza di un’abitazione per tutti i cittadini. Anche quelli che hanno subito la precarizzazione forzata, i licenziamenti in età lavorativa avanzata e tante altre condizioni che hanno impedito di soddisfare il bisogno di avere una casa.Questa proposta va letta assieme al reddito di cittadinanza: ognuno dovrebbe avere un minimo di sussistenza e un tetto sulla testa. Il Comune avrà il compito di censire entro due anni gli immobili abbandonati, in maniera tale da essere messi a disposizione dei gruppi di autorecupero. Sarà l’amministrazione comunale a stabilire i requisiti che dovranno avere i gruppi e le procedure di assegnazione degli immobili. Sempre a cura del Comune gli interventi strutturali di messa in sicurezza statica e riduzione della vulnerabilità sismica, che verranno finanziati dal Fondo per l’autorecupero. La dotazione del fondo è di di 400 milioni l’anno ed è destinata a tutti i comuni che ne facciano richiesta, che così potranno finanziare i costi di progettazione, le procedure di gara, i materiali, le certificazioni e ogni altro onere”. “La legge punta a favorire i proprietari di immobili abbandonati che non possono recuperare l’immobile – ha detto la senatrice del M5S Ornella Bertorotta –   sia per ragioni economiche che per altri motivi. Qualora l’edificio privato ricada in aree oggetto di programmi di recupero, il proprietario potrà concedere il proprio in comodato d’uso al gruppo di autorecupero per un periodo di 18 anni, trascorsi i quali l’immobile tornerà nella sua piena disponibilità già ristrutturato, percependo inoltre un ristoro mensile di 100 euro per ogni unità abitativa, per tutta la durata del comodato. Dopo 18 anni gli appartenenti al gruppo possono richiedere l’acquisto dell’immobile a prezzi di mercato. Abbiamo 100 mila ragazzi che lasciano l’Italia, anche perché non hanno una casa. Garantire loro un luogo dove vivere potrebbe trattenerli sul nostro territorio, ripopolando allo stesso tempo i quartieri abbandonati delle città italiane”.

 

 

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