Carlentini, La Festa di San Giuseppe

Carlentini, La Festa di San Giuseppe

di Emanuele Gentile
CARLENTINI – Oggi l’intera cittadinanza di Carlentini avrebbe celebrato con grande fulgore la Festa di San Giuseppe che cade ogni anno il lunedì successivo alla domenica dedicata alla Pasqua. Da qui l’usanza di denominare questo lunedì come Lunedì dell’Angelo. E’ la festività per antonomasia per noi carlentinesi in quanto rappresenta al meglio le nostre peculiarità maggiormente caratterizzanti. Come molti di voi sapranno fu istituita nel lontano 1842 per decisione decurionale (organo che rassomiglia agli odierni consigli comunali) e da quel momento in poi ha costituito uno degli appuntamenti d’obbligo della vita cittadina. Parimenti alla Festa di Santa Lucia. Anzi, mi permetto di affermare che tale festività è la festa di Carlentini in quanto apportatrice di un unicum che neanche la Festa di Santa Lucia possiede. Il carattere specifico della festa risiede nel fatto che la suddetta festa è l’emblema del più autentico e spontaneo animo carleontino. La Festa di San Giuseppe nasce – lo è ancora – un’ingegnosa idea mediante la quale Carlentini aiutava i propri concittadini meno abbienti. Allora i massari – figura centrale della Carlentini contadina – facevano a gara a portare la quantità maggiormente ponderosa di derrate e prodotti che l’economia del territorio produceva. Prima fra tutti il grano. Codesta mercanzia veniva posta in vendita sulla piazza centrale (Piazza Diaz) in modo da recuperare quanto più denaro possibile da destinare al soccorso delle persone che versavano in condizioni sociali disagiate. Certamente, oggi, la figura del massaro è scomparsa, ma la Festa di San Giuseppe ha mantenuto sempre presente il suo carattere precipuamente filantropico. Un carattere che rivela l’estrema generosità dell’intero popolo di Carlentini. Cioè il fortissimo interesse a non lasciare indietro chicchessia. E’ – la Festa di San Giuseppe – la festa della celebrazione di Carlentini come comunità volonterosa e predisposta ad aiutare il prossimo. Questo è ciò che da la cifra della Festa di San Giuseppe. L’altruismo. La generosità. Il senso di appartenza ad un unico gruppo sociale ossia la comunità carleontina. In tale festività Carlentini manifesta le sue caratteristiche più peculiari e costituenti. E le lega alla figura della Sacra Famiglia che diventa l’emblema e il simbolo dell’essere carlentinese. La Sacra Famiglia, infatti, rende evidente qual è il fulcro della società della nostra città. La famiglia per l’appunto. La base di una buona società. Di una buona società che aiuta gli altri e dedica a codesta predisposizione naturale un giorno affinché tutti si ricordano di essere solidali tutto l’anno. La Festa di San Giuseppe o il Lunedì dell’Angelo. Non per nulla si utilizza la figura di San Giuseppe per veicolare un insieme di valori, usanze e tradizioni. San Giuseppe è una figura di un umile lavoratore che fonda tutta la sua esistenza su due valori fondamentali: la famiglia e il lavoro. E pur essendo umile non disdegna di aiutare il prossimo. Anzi San Giuseppe per i carlentinesi è il modello del cittadino esemplare poiché bisogna seguire il suo esempio. In primis, aiutando chi ha meno fortuna. Una comunità è tale allorquando riesce ad aiutare chi si trova in basso nella scala sociale. Sol oquando tutti sono/saranno sulle stesso livello la comunità carlentinese potrà essere un’autentica comunità per il semplice motivo che basa il suo agire su valori umani che la Chiesa, da secoli immemori, ricorda e stigmatizza. La Festa di San Giuseppe, pertanto, in virtù di quanto sta accadendo oggi deve diventare per noi carlentinesi il modello di riferimento per convivere con i tempi difficili che stiamo vivendo e prepare la ricostruzione del paese appena saremo liberi di assaporare la libertà. La Festa di San Giuseppe paradigma della Carlentini del passato lo sarà anche per l’avvenire. Solo così dimostreremo di aver capito la lezione e costruire una Carlentini in cui ogni cittadino carleontino possa essere fiero di appartenere e, quindi, di contribuire al suo sviluppo. San Giuseppe sii la nostra guida.

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