Carlentini, Muore la madre malata, il figlio due mesi dopo si toglie la vita, distrutto dal dolore. “Vivevano in simbiosi con la mamma”.

Carlentini, Muore la madre malata, il figlio due mesi dopo si toglie la vita, distrutto dal dolore. “Vivevano in simbiosi con la mamma”.

CARLENTINI – Perde la madre, morta dopo una malattia che ha combattuto fino alla fine, e si suicida a distanza di due mesi. Una tragedia nella tragedia, quella che si è verificata, ieri sera, a Carlentini. La donna, moglie di un ex pediatra di Carlentini, dopo la morte del marito, il figlio, ultimo di quattro figli, rimasto a casa si prendeva cura di lei. Il figlio A.R. era stato accanto a lei fino all’ultimo, quando il due dicembre scorso è deceduta. Il figlio A.R, 48 anni, è ritornato a casa, cercando di riprendere la vita quotidiana. Per due mesi l’uomo ha cercato di distrarsi di occuparsi delle cose terrene, ma con la solitudine interiore, una volta rientrato a casa. Nell’ultimo periodo il quarantottenne cercava di camuffare la tristezza interiore per la morte della mamma, con il sorriso e la tranquillità, fino a quando ha iniziato a pensare di farla finita. L’ultima volta che è stato visto in paese è stato giovedì, quando è stato per l’ultima volta con gli amici di sempre. Poi per l’intera giornata di venerdì il silenzio, ma A.R., residente in via Garibaldi, 60, in una casa a due piani, aveva già deciso di farla finita. L’uomo, nella tarda mattinata di ieri, ha preso un coltellino
si era colpito prima all’addome e poi si è si è sgozzato, tagliandosi la gola. Il coltello è stato ritrovato accanto al corpo. I parenti, preoccupati dell’insolito silenzio sia sul suo telefonino, sia al citofono della casa di via Garibaldi, nel centro storico della città hanno iniziato a cercarlo fino alla macabra scoperta. Nella camera da letto, al primo piano, l’uomo è stato trovato a terra vicino al letto. Inutili i soccorsi. Oramai non c’era più nulla da fare. Lanciato l’allarme sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Carlentini, il comandante della stazione Rosario Avila, il comandante della compagnia dei carabinieri, Maggiore Stefano Santuccio, i militari dell’Arma del nucleo investigativo della compagnia di Augusta, i quali hanno effettuato i rilevi acquisito tutti gli elementi utili a ricostruire le ultime ore dell’uomo. Sul posto, su disposizione del magistrato di turno della Procura Francesca Eva, è arrivato il medico legale per una prima ispezione cadaverica esterna. La salma, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale di Lentini, dove oggi, o al massimo lunedì verrà effettuata l’autopsia per stabilire l’ora del decesso dell’uomo. L’abitazione è stata sottoposta a sequestro. Il quarantottenne ha lasciato una lettera dove ha scritto le sue ultime volontà. A.R. era una persona generosa, gentile e riservata.

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