CARLENTINI – Aveva trasformato le terre di famiglia di contrada San Demetrio, in territorio di Carlentini, in un agriturismo intitolandolo “Il Giardino del Sole”, purtroppo Giuseppe Ferrante, guerriero di Lentini, molto conosciuto a Lentini, Carlentini e Francofonte e nell’intera Sicilia Orientale, non c’è l’ha fatta. L’imprenditore è deceduto, oggi pomeriggio, a causa del cancro. Giuseppe Ferrante, sposato con Enza Nicosia, maestra in servizio presso la scuola primaria dell’Istituto comprensivo “Pirandello”, che gli ha regalato due splenditi figli Marco e Valeria che oggi sonoalla guida dell’azienda sin da giovane aveva coltivato la passione per l’agricoltura le la campagna con la coltivazione degli aranceti Cosi dopo aver conseguito il diploma di Geometra è iniziato la libera professione per tanti anni, tra la fine degli anni 90 e gli inizi del 2000 abbandona la professione catapultandosi nell’azienda è ristrutturando un antico borgo di proprietà circondato da aranceti, uliveti e orto stagionale. Una scommessa che Giuseppe Ferrante lancia sul territorio di Carlentini ampliando l’offerta agrituristica , con animali da cortile, ovini e cavalli, realizzando un piccolo maneggio all’interno dell’azienda. Giuseppe non trascura nulla è avvia anche la coltivazione biologica e l’orto, che in poco tempo viene visitato da centinaia e centinaia di alunni del territorio. Il vulcanico Giuseppe, sempre disponibile e con il sorriso sulle labbra spende tutte le sue energie nell’azienda, insieme alla moglie Enza. In un decennio l’azienda diventa un punto di riferimento per tantissimi turisti e cittadini. Diverse sono le battaglie portate avanti da Giuseppe tra i quali ricordiamo la rivalorizzazione di contrada San Demetrio, il potenziamento della linea elettrica, ma anche diverse iniziative sempre in prima linea. Giuseppe ha creduto e investito nel “Giardino del Sole”, quel sole che riscaldava le giornate raccontando ai piccoli e grandi la storia del borgo. Per Giuseppe ogni angolo dell’azienda e del piccolo borgo aveva una storia, come quando, dopo aver realizzato il maneggio con cavalli e asini, ha chiesto ad alcuni esperti di avviare l’ ippoterapia. Negli anni sono state diverse le iniziative per avvicinare bambini, studenti, adulti alla campagna e all’ambiente. Nonostante la malattia, Giuseppe non si era perso d’animo e, insieme a moglie e figli è ritornato al “Giardino del Sole” per continuare a raccontare il suo amore per la vita, per sentire l’affetto dei suoi cari e forse, soprattutto, per essere un esempio. Forse quest’ultimo aspetto non lo aveva considerato. E’ diventato un esempio di chi lotta quotidianamente contro il cancro. Giuseppe non aveva perso il sorriso e le battute spiritose. “Ringrazio il Signore – diceva – che oggi mi fa godere la mia famiglia e i miei amici”. Ciao Giuseppe.