Carlentini, Ragusa – Catania, i sindaci non ci stanno e consegnano la fascia a Musumeci

Carlentini, Ragusa – Catania, i sindaci non ci stanno e consegnano la fascia a Musumeci

CARLENTINI Una protesta clamorosa. I sindaci dei territori interessati dalla costruzione della superstrada Ragusa – Catania, che tocca la provincia iblea, aretusea ed etnea, consegneranno oggi le loro fasce tricolore al presidente della Regione Nello Musumeci con la richiesta di portarle a Roma durante la riunione del prossimo Cipe. La storia accidentata di una strada essenziale per lo sviluppo del sud est siciliano è molto lunga. Negli ultimi mesi sembrava che si fosse arrivati a una conclusione ma il governo di parte pentastellata ha imposto uno stop e sta cercando di realizzare l’opera acquisendo il progetto dai privati. Uno stop che potrebbe costare caro sia in termini di penali sia in termini di tempi. Il timore è che si dovranno aspettare altri 15 anni prima di vedere l’inizio dei cantieri. C’è chi come gli esponenti dem Davide Faraone e Nello Dipasquale ha percorso a piedi, in segno di protesta, la strada che separa il capoluogo ibleo da quello etneo. E’ stato inoltre depositato un esposto in procura per avere chiarezza sui motivi della rinuncia al progetto di finanza. Il progetto sin qui elaborato, e che il governo vorrebbe acquisire tramite l’Anas, tocca i comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Licodia Eubea, Vizzini, Francofonte, Lentini e Carlentini e prevede l’ammodernamento a quattro corsie della superstrada. Il tracciato si sviluppa prevalentemente in sovrapposizione alle due statali e in minima parte su un nuovo sedime. Si prevede inoltre l’adeguamento degli svincoli esistenti e la realizzazione di nuovi per un totale di 10 svincoli oltre all’interconnessione terminale con l’autostrada Catania – Siracusa. Un’arteria vitale per due motivi: per il vivace tessuto economico dell’area iblea (basti pensare al Mercato Ortofrutticolo di Vittoria, al turismo nei luoghi di Montalbano) e per la sicurezza. Sono centinaia le vittime della strada sulla Ragusa – Catania”. “in rappresentanza di una comunità locale che conta almeno 600.000 siciliani, negli ultimi giorni hanno dovuto incassare il diniego del Governo centrale alla richiesta di accesso agli atti – ha detto il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio, in rappresentanza dei sindaci del territorio-.Tale diniego, dal punto di vista formale, tende ad escludere un intero territorio dalle più basilari azioni di partecipazione attiva, mortificando un principio cardine della Costituzione che è la democrazia partecipata, in spregio a qualsiasi norma sulla trasparenza degli atti della Pubblica Amministrazione. Dal punto di vista politico-istituzionale, davanti all’art. 144 della Costituzione Italiana che recita: “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato”, riconoscendo, quindi, a tutte le componenti la Repubblica pari dignità costituzionale, il suddetto diniego rappresenta un’azione insopportabile. A quanto sopra premesso si aggiunge, inoltre, la volontà espressa dal MIT e dal MEF di voler acquisire dal concessionario, tramite ANAS, il progetto definitivo della realizzanda autostrada, senza però specificare e/o fornire un cronoprogramma relativo ai tempi per la copertura finanziaria ed ai tempi per la realizzazione dell’opera, vanificando così un iter amministrativo che dura da almeno 15 anni e che stava traguardando la positiva conclusione.Davanti a tali considerazioni ed a tali prospettive, i Sindaci delle comunità interessate dall’opera pubblica strategica, che con la sua realizzazione avrebbe consentito ad una parte considerevole di territorio della Sicilia di uscire dall’atavico isolamento e che avrebbe consentito un risparmio di vite umane da sacrificare costantemente lungo l’attuale asse stradale che collega due importantissimi capoluoghi di Provincia, denominata la strada della morte, in segno di forte disappunto ed onorando il sentire comune di tutte le comunità rappresentate, domani mattina consegneranno nelle Sue mani le fasce tricolori, esortandolo a volerle consegnare ai rappresentanti del Governo centrale, in occasione della prossima riunione del CIPE, sicuri che Ella rappresenterà al meglio il forte disagio di una parte importante di Siciliani”.

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