CARLENTINI – “La nostra ripartenza è dalla famiglia. Perchè dalla famiglia possiamo ripartire dopo due anni di Pandemia. Quest’anno abbiamo deciso di percorrere un breve tratto di strade del centro storico della città per dare speranza alla nostra città”. Lo ha detto don Salvatore Siena, parroco della chiesa Madre di Carlentini, questa mattina durante la festa di San Giuseppe e della Sacra Famiglia che dopo due anni di assenza a causa della Pandemia ritorna ad essere festeggiata dai carlentinesi. I carlentinesi, nel giorno del Lunedì dell’Angelo con una decisione decurionale del 3 aprile 1842, decisero di festeggiare la Sacra Famiglia. Nell’arco di questi secoli sono pochissime volte è stata fermata la festa. Oggi cosi come da tradizione la deputazione di San Giuseppe che custodisce il bastone di San Giuseppe, accompagna dai Devoti di Santa Lucia e dall’arciprete della chiesa Madre è uscita dalla chiesa Madre ha raggiunto il Comune, dove ad attenderli c’era il sindaco Giuseppe Stefio, l’amministrazione comunale, le autorità militari. Il corteo ha raggiunto la chiesa di Roccadia dove sono vengono custoditi gli abiti indossati dai componenti della Sacra Famiglia. Quest’anno i tre personaggi sono rappresentati da Antonio Casaccio, San Giuseppe, Antonella Favara, Madonna e Filadelfo Turco Gesù Bambino. La Sacra Famiglia, dopo la vestizione, ha raggiunto la chiesa Madre per la celebrazione Eucaristica. Subito dopo la Sacra Famiglia ha percorso un breve tragitto: via Roma, Galileo, Duilio, Marconi, Piazza Diaz per raggiungere la chiesa Madre. “La nostra città è legata alla Sacra Famiglia – ha detto il sindaco Giuseppe Stefio – noi vogliamo ripartire proprio dalla famiglia per ritornare alla normalità”.