Carlentini, Saccheggiato il parco archeologico “Leontinoi” Ignoti hanno estratto materiale archeologico. Il sindaco Giuseppe Stefio: “Non è concepibile che la zona archeologica sia interessata solo dai tombaroli e che le istituzioni  fino a oggi non hanno fatto nulla per la valorizzazione”

Carlentini, Saccheggiato il parco archeologico “Leontinoi” Ignoti hanno estratto materiale archeologico. Il sindaco Giuseppe Stefio: “Non è concepibile che la zona archeologica sia interessata solo dai tombaroli e che le istituzioni fino a oggi non hanno fatto nulla per la valorizzazione”

CARLENTINI. E’ allarme tombaroli all’interno del parco archeologico “Leontinoi” di Carlentini, dove, ieri mattina, è stata scoperta dagli addetti all’area archeologica della Sovrintendenza una vera e propria campagna di scavi archeologici clandestina. Gli addetti Salvatore Cammara, Giovanni Amenta e Egidio Dimaiuta, ieri mattina recandosi nell’area archeologica “Leontinoi” hanno scoperto che la rete di recinzione era stata tagliata. Così hanno effettuato un sopralluogo all’interno dell’area scoprendo che ignoti con l’utilizzo di un piccolo bobcat avevano scavato una profonda buca per estrarre materiale archeologico. I tre addetti all’area archeologica hanno informato la responsabile del parco archeologico Maria Musumeci e il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio. Il funzionario della Sovrintendenza ha presentato una dettagliata denuncia ai carabinieri della stazione di Carlentini. L’area, che nasconde ancora reperti di vario genere dall’età greca a quelle più recenti, è presa d’assalto dai tombaroli ormai da anni: con metal detector e mezzi pesanti, agiscono indisturbati portando via preziosi oggetti poi protagonisti del mercato nero dell’arte. Secondo gli addetti dell’area archeologica, i tombaroli non si limitano solo a scavare piccole fosse come nel passato ma “voragini” per portare alla luce intere tombe con il loro corredo. Il timore degli addetti ai lavori è quello che l’attività dei cercatori di reperti possa portare alla distruzione degli scavi archeologici a cielo aperto, utili alle scolaresche che effettuano delle escursioni. “Non è concepibile che la zona archeologica sia interessata solo dai tombaroli e che le istituzioni – ha detto il sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio – fino a oggi non hanno fatto nulla per la valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico esistente o sotterrato in questa zona. In linea con la volontà dello stimato e compianto assessore Sebastiano Tusa sarà fatto di tutto per far riemergere l’immenso tesoro nascosto con lo scopo di renderlo fruibile all’intera umanità. Perché si tratta di beni di valore assoluto”.Intanto, sabato prossimo, a Carlentini arriverà una delegazione di Marines della Base di Sigonella che ripuliranno parte dell’area archeologica. Alla giornata “puliamo il parco” parteciperanno i volontari delle associazioni di Carlentini. “Abbiamo accolto la proposta dei Marines che in modo volontario valorizzano alcune zone di particolare interesse. Per noi è lo scopo di estendere la conoscenza dei luoghi di immenso valore anche alla comunità americana”

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