CARLENTINI – Il fiume San Leonardo ha superato gli argini questa notte – a causa della pioggia che è caduta durante la notte senza interruzione su varie zone della provincia di Siracusa. L’esondazione del fiume ha provocato l’allagamenti di oltre dieci mila ettari di terreno agricolo alcune aziende e l’isolamento di tre aziende agrituristiche. Non solo i carabinieri del Nucleo Eliportato “Cacciatori” di Sicilia, la polizia stradale e i vigili del Fuoco del distaccamento di Lentini hanno salvato dodici persone rimaste bloccate dentro le autovetture. La statale “194” Catania – Ragusa è stata chiusa al traffico veicolare. I veicoli sono stati deviati sulle strada provinciali.I residenti di alcune abitazioni sono state fatte allontanare dalle loro case a scopo precauzionale. Le acque, nella zona rurale di contrada Sabuci, Marcellino e San Demetrio hanno allagato diecimila ettari di terreno. Adesso la situazione, grazie all’intervento dei vigili del fuoco, carabinieri, polizia e protezione civile di Lentini e Carlentini sta però migliorando. Il maltempo ha colpito duramente anche le zone di Ferla e Buccheri, con i sindaci Michelangelo Giansiracusa e Alessandro Caiazzo intenzionati a chiedere lo stato di calamità naturale. Infine a Siracusa, all’interno del porto Grande, si è registrata un’estesa chiazza di fango e detriti riversati in mare dai fiumi Ciane e Anapo. Nelle campagne gli elicotteri delle forze dell’ordine hanno soccorso due famiglie rimaste isolate, mentre diversi sono stati gli interventi dei vigili del fuoco per tirare fuori autisti dalle macchine rimaste in panne e sommerse dall’acqua. «Davanti a me – racconta Angelo Di Falco, di Lentini – hanno salvato con le corde due persone che si erano rifugiate sul tetto dell’auto ormai sommersa».