di Emanuele Gentile
CARLENTINI – Ricordare un luogo attraverso un nome da a quel luogo una luce tutta sua, piĆ¹ vivida. Dare un nome a un luogo permette a noi cittadini di instaurare con quel luogo un rapporto di affetto del tutto particolare. Questo aumenta lāamore per la propria cittĆ e spinge i cittadini a non essere piĆ¹ indifferenti.Ā Ad esempio, il Palazzo di CittĆ potrebbe essere intitolato a Francesco Guercio il sindaco per antonomasia di Carlentini. Sarebbe un giusto e sacrosanto riconoscimento a un carlentinese che ha fatto tanto per la nostra cittĆ . Ā Che dire allora di dedicare il Teatro Comunale alla figura dello scrittore Sebastiano Addamo, carlentinese di nascita? Un luogo di cultura dedicato alla memoria di uno dei grandi scrittori siciliani della seconda metĆ del novecento.Ā La definizione āarea 167ā non ĆØ delle piĆ¹ felici. Non sarebbe piĆ¹ opportuno denominare quel novissimo quartiere a San Giuseppe Artigiano per rendere omaggio al lavoro delle maestranze carlentinesi che hanno tirato su codesto quartiere?Ā La zona archeologica ĆØ figlia del lavoro prolungato nel tempo dellāarcheologo romeno poi naturalizzato italiano Dinu Adamesteanu. Fu, infatti, lui a portare alla luce gli insediamenti dellāarea afferente a Colle San Mauro con in primis la c.d. āporta siracusanaā citata dal Polibio. Quindi, per forza di cose la zona archeologica ĆØ da dedicare a questo archeologo.Ā Nel programma della nuova amministrazione cāĆØ il progetto di realizzare il polo museale carleontino. PerchĆ© non si coglie la palla al balzo e si decide di intitolare tale polo museale alla bella figura dellāarcheologo Luigi BernabĆ² Brea? Il BernabĆ² Brea era a cavallo degli anni ā40 e ā50 sovrintendente a Siracusa e fu lui a inviare Dinu Adamesteanu ad eseguire gli scavi nel Leontinoi.Ā Nel 1870 uno dei padri dellāastronomia statunitense James Craig Watson soggiornĆ² nel nostro paese per assistere a unāeclissi di sole che si verificĆ² il 22 dicembre di quellāanno. Il Watson fu ospite della famiglia Modica. Non sarebbe unāidea interessante dedicare il belvedere della nostra villa comunale allāastronomo americano?Ā Pertanto, ĆØ davvero venuto il momento per noi carlentinesi di riappropriarci della nostra storia assegnando a luoghi specifici del nostro territorio il nome di una personalitĆ o di una figura che ha significato molto per tutti noi perchĆ© Carlentini ha una sua storia da tutelare e salvaguardare per le future generazioni.